Il mercato degli orologi svizzeri è in grande crescita. Le esportazioni, registrate a novembre di quest’anno, sono cresciute dell’8,6% a 2,2 miliardi di franchi. È il più alto risultato mensile ottenuto dall’ottobre del 2014.
Nei primi undici mesi 2021, come rileva la Federazione dell’industria dell’orologeria svizzera, l’export ha raggiunto quota 20,38 miliardi di franchi, cioè il 2,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 33,4% in più in rapporto all’anno passato, il 2020. Questo a dimostrazione che il settore si sta riprendendo dall’effetto pandemia.
Quattro dei sei principali mercati del settore presentano una crescita rispetto a due anni or sono. Come gli Stati Uniti che con un crescita del +22% per 301 milioni erano riusciti a superare in settembre come quota di mercato la Cina (+35% a 239 milioni). Al terzo posto per l’export di Made in Switzerland troviamo Hong Kong con un calo (-5% a 202 milioni) e poi Regno Unito (+33% a 134 milioni), Giappone (-7% a 131 milioni) e Francia (+38% a 121 milioni).
Le vendite di orologi in metalli preziosi sono aumentate del +18,4%, infatti più della metà della crescita complessiva è dovuta a loro. Seguono i modelli in acciaio con un +6,4%, mentre per “altri metalli” si nota un +17,3%.
Infine, tenendo in considerazione le fasce di prezzo degli orologi, quelli dal prezzo inferiore ai 200 franchi hanno mostrato un decremento del 12% in termini di valore, quelli da 200-500 franchi hanno una flessione del 22%, la gamma 500-3000 un -2%, mentre per assurdo la fascia che vale oltre 3.000 franchi schizza in positivo del 16 per cento.