Sabato 18 dicembre è stato inaugurato un nuovo capitolo del Teatro Lirico di Milano, intitolato a Giorgio Gaber, che riapre le sue porte con il primo open day a cui hanno partecipato oltre cento persone. Oltre a queste, l’evento si è tenuto alla presenza di Matteo Forte di Stage Entertainment e dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.
Il sindaco Beppe Sala, invece, ha presenziato solo con il cuore dato che, a causa di contatto con positivi al Covid-19, è stato costretto alla quarantena. “E’ un’emozione enorme, soprattutto nel 2021 dopo quasi due anni di questa pandemia che purtroppo non accenna a terminare definitivamente”, ha commentato Sacchi: “Anni in cui i teatri sono stati al centro del dibattito collettivo perché tra i luoghi di lavoro, di espressione artistica e di vita sociale più penalizzati della filiera sociale di una città. Aprire il Lirico nel dicembre 2021 ha un significato particolare per Milano, per i milanesi e per il nostro Paese”.
L’ufficiale battesimo artistico però si era tenuto nel giugno scorso con lo spettacolo della pianista Halyna Malenko, mentre il primo show a pagamento sarà il 22 dicembre con Ale e Franz. Il Teatro Lirico torna quindi a vivere dopo ventidue anni di chiusura, con l’obiettivo di restituirsi alla città. L’open day è infatti servito a far conoscere ai milanesi la maestosità della ristrutturazione costata quasi sedici milioni di euro.
“Dopo 20 anni di lavori, il teatro è stato restaurato benissimo. Elegante e prezioso. Adesso è pronto per accogliere artisti e pubblico, taac”, ha precisato Pozzetto. Ospite anche Dalia Gaberscik, figlia di Gaber: “Questa è stata proprio la casa di mio papà. Sono sinceramente entusiasta e grata al sindaco Sala e a questa amministrazione per aver cambiato la titolazione e averlo denominato Teatro Lirico Giorgio Gaber”.
Una storia tutta da raccontare quella del Teatro Lirico che è stato edificato con quello alla Scala su progetto di Piermarini e inaugurato nel 1779. Durante il XX secolo fu anche la sede di numerose manifestazioni politiche, mentre nel 1960 venne concesso al Piccolo Teatro come “sala grande”, per poi essere chiuso nel 1999.
Grazie a Stage Entertainment, che ne ha vinto la gestione in un bando pubblico, il Teatro Lirico di Milano torna a vivere e a far appassionare tutti gli amanti del settore.