Palazzo Mazzetti apre le sue porte a “I Macchiaioli”. Una mostra che, attraverso un corpus di oltre 80 opere, presenta alcuni capolavori dell’Ottocento italiano, fra dipinti celebri e opere mai esposte prima, Asti si candida a diventare il centro sinergico di un territorio che mira ad abbinare cultura ed enogastronomia.
“E tempo di riaprire le sale espositive di Palazzo Mazzetti per un’altra grande esperienza artistica dopo le grandi rassegne che hanno celebrato Chagall (2018-2019) e gli Impressionisti in Normandia (2019 2020), i cui risultati ci hanno reso orgogliosi e hanno dimostrato come Asti sia ormai una meta sempre più importante sul piano culturale. L’attuale esposizione rappresenta un percorso di approfondimento sull’Ottocento italiano, più precisamente sul movimento più noto e innovativo dell’epoca, quello dei Macchiaioli”, afferma Mario Sacco Presidente della Fondazione Asti Musei.
In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori.
Opere dai contenuti innovativi per l’epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori.
Progettata per mettere confronto fra loro i capi d’opera della “macchia” (1856-1868) naturalismo toscano (1865-1900), la mostra propone una narrazione visiva dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al ‘900 inoltrato.
La mostra, curata da Tiziano Panconi, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Regione Piemonte e il Comune di Asti, con la collaborazione del Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia.