Il futuro della nautica? Lo studio Lazzarini Design ha cercato di stabilirlo lanciando un superyacht che ha messo in discussione i canoni nautici tradizionali con Shape. Quest’ultima è un’imbarcazione di 69 metri che mostra come un buco nello scafo possa diventare sorprendentemente un punto di forza del progetto nautico.
Questa particolare caratteristica si estende dal centro nave verso la prua della barca, una zona tipicamente utilizzata per le cabine o per la zona giorno. Su Shape, invece, è l’area del “deck hole”, lasciata completamente libera per conferire alla struttura totale una silhouette pulita ed elegante.
Gli spazi abitativi sono divisi a poppa dei tre ponti: il primo livello dispone di sei suite, il secondo comprende la zona giorno, mentre nel terzo troviamo i controlli di bordo e la timoneria. L’open space a centro barca è posizionato a un metro sopra la linea del galleggiamento e per tanto, tempo permettendo, concede ottimi attimi di relax agli ospiti, trasformandosi in una zona solarium con lettini.
Shape, oltre ad essere incentrato sull’idea del relax, presenta anche tanti comfort di lusso, tra cui uno in particolare, che pochi hanno a disposizione. Il superyacht, infatti, presenta uno spazio di atterraggio non per uno ma per ben due elicotteri, insieme ad un garage per tender rifornito a cui si accede attraverso due porte laterali pieghevoli.
Nella zona di poppa, invece, lo yacht dispone di una piattaforma da bagno e di due gru che garantiscono divertimento in mare ai massimi livelli. Il progetto nasce per funzionare esclusivamente con energia pulita, con l’idrogeno che alimenta la nave e i pannelli solari sul tetto che producono energia elettrica per i servizi di bordo.