Secondo Vinehoo, la quota di vino italiano importato in Cina è al 10%. Il tutto è dovuto al fatto che molti consumatori cinesi sono abituati a vini più dolci e amabili come quelli provenienti dal mercato cileno, americano e francesi, mentre il prodotto Made in Italy è giudicato un prodotto ad alta acidità, con tannino marcato e molto astringente in bocca.
Dall’analisi di mercato fatta da Vinehoo risulta che il Sangiovese e il Nebbiolo sono i più ricercati, mentre il Prosecco e vini organici- secondo gli analisti – hanno possibilità di essere il cavallo di Troia per il vino italiano nel mercato cinese.
L’11 dicembre a Shanghai e il 18 dicembre a Guanzhou in Cina il vino italiano sarà invece al centro dell’attenzione di operatori, esperti e appassionati del settore grazie al tour “Icon Italy” dopo il blocco del 2020.
La rassegna, nata dall’idea del gruppo cinese Vinehoo nel 2016, tocca varie città della Cina e mette in contatto le cantine partecipanti con operatori e wine lover, presentando al pubblico dei professionisti alcune delle “icone” del vino italiano.