Un evento in Sicilia, il Radicepura Garden Festival, si fa promotore di un messaggio sul futuro del verde ed è l’unica fiera al mondo a intavolare un dialogo fra istituzioni, paesaggisti di professione e artisti del territorio.
Ogni due anni abita gli spazi dell’orto botanico Radicepura, a Giarre: un polmone verde ai piedi dell’Etna. L’edizione 2021, che ha come tema portante Giardini per il futuro, terrà aperte le sue porte fino al 19 dicembre.
Il festival è anche una narrazione completa di quello che è, oggi, un giardino mediterraneo. Fra colori e profumi il giardino mediterraneo è una casa fatta di piante resistenti e perfettamente a loro agio in un clima familiare a noi italiani. Piogge infrequenti nelle estati calde e iodio che arriva dal mare sono soltanto due fra i fattori cosiddetti mediterranei.
“È il nostro progetto più ambizioso”, così descrive la terza edizione Mario Faro, ideatore del festival e seconda generazione di una famiglia di vivaisti di professione proprietari di Piante Faro, Donna Carmela Lodge & Resort, Villa Don Venerando, Cantina Pietradolce e numerosi vivai sparsi per la Trinacria.
Accanto a Faro, in questo lavoro alla scoperta della poetica del luogo, c’è Antonio Perazzi il Direttore Artistico dell’evento e architetto paesaggista. Per loro, i giardini non sono solo parte del territorio e della collettività, ma anche un elemento culturale.
“Con i progetti di paesaggio si possono creare linee innovative, spazi funzionali e si possono anche raccontare storie importanti ma, accanto all’estetica e all’etica del progetto, vanno create anche quelle potentissime architetture effimere che col giardino sono capaci di evocare la quintessenza della vita”. A capo della Fondazione Radicepura, c’è Martina Palumbo che è determinata a valorizzare il manifesto etico, ambientale e sociale del progetto.