Una spettacolare coreografia tra musica, danza e storia, bagaglio imprescindibile per un’Italia che guarda avanti con fiducia e ottimismo. È Winter Melody, la prima sfilata italiana dell’autunno, che anticipa pure quelle di Milano, e riunisce alcuni dei brand del Centergross di Bologna, il più grande polo del Pronto Moda Made in Italy, oltre 400 marchi del fashion nazionale, 1 milione di metri quadri di superficie, 5 miliardi di euro il volume di affari annuo di cui 3,5 relativo alla moda e 60% riferito all’export.
Lo show fisico andrà in scena alle 20:30 di sabato 11 settembre e verrà trasmesso in diretta sui canali social di Centergross, che conferma il successo del format lanciato 3 anni fa con l’obiettivo “di fare di Bologna il polo del pronto moda Made in Italy, inserendo stabilmente la città nel sistema moda italiano insieme a Milano, Roma e Firenze”, dice Piero Scandellari, presidente Centergross Bologna.
Un’occasione per dimostrare con le proposte presentate che, dopo questa lunga parentesi, si può cogliere l’essenza e i veri valori della vita, anche nella scelta del look, e dare impulso alla ripresa. Capi e accessori che possono scendere dalle passerelle e confondersi nella quotidianità, senza perdere originalità e fantasia: anzi la personalità di ciascuno li renderà unici e particolari.
Tutto questo emerge dai 15 brand che si susseguiranno sulla scalinata per presentare le loro collezioni autunno/inverno 2021-22: Adriano Langella, Angela Davis, Dejavu Over, Hamaki-Ho, Kikisix, King Kong, Le streghe, Loft1, Susy Mix, Susy Star, Sophia Curvy, Souvenir, Takeshy Kurosawa, Tela-N, Xagon Man.
“Sono molto felice che le Istituzioni siano al nostro fianco, perché la moda fa parte del Dna bolognese e riportare Bologna al centro del villaggio globale del fashion significa creare un indotto importante per diversi comparti del territorio, da quello industriale per arrivare al turismo. Questo, tradotto in termini pratici, significa portare lavoro alle nostre attività e creare opportunità per i nostri giovani oltre che, ovviamente, portare nel mondo l’immagine di una Bologna che si impone tra le capitali indiscusse del Made in Italy”, aggiunge Scandellari.