Dal 8 luglio nei negozi sarà disponibile la nuova collezione 7 Moncler FRGMT Hiroshi Fujiwara. Per Moncler, Fujiwara unisce design funzionale e slogan enigmatici all’esperienza tecnica del brand, dando vita a creazioni apparentemente minimal, ma che nascondono piccoli dettagli.
Per questa stagione, oltre agli inconfondibili look urbani, tipici di Fujiwara, la collezione si arricchisce per la prima volta anche di una capsule dedicata all’abbigliamento femminile. La palette è una rapsodia di neri e lo stile è stratificato e funzionale. Il primo drop di questa serie si concentra su proposte più leggere, adatte alla mezza stagione.
Per l’uomo, la collezione presenta bomber, piumini, giacche workwear e capispalla ispirati al background streetwear del creativo, insieme a reinterpretazioni sofisticate di maglie in jersey, maglioni, bermuda e pantaloni. Per la donna le gonne quilted si abbinano ai piumini, mentre gli abiti, con top trapuntati, vengono accostati ai capispalla dalle silhouette over. I patches e il nuovo logo, ispirati alle etichette vintage di Moncler, caratterizzano i capi in modo discreto ma d’impatto.
Lo slogan della stagione, WORLD OF MONCLER, compare sul retro delle giacche evocando una concreta realtà. Il suo acronimo, WOM, può essere letto anche alla rovescia, upside down, a rafforzare il legame di Hiroshi con il brand. Fujiwara continua a collaborare con Moncler in maniera coerente sposando la tradizione, i punti di forza e l’unicità del brand e coltivandone l’eccellenza nell’innovazione, il design raffinato e l’approccio comunicativo a 360 gradi.
Il designer Fujiwara nasce a Ise, nella prefettura giapponese di Mie. Dopo il trasferimento a Tokyo all’età di 18 anni, si afferma sulla scena della street fashion di Harajuku. Durante un viaggio a New York all’inizio degli anni ’80 scopre l’hip hop. Decide di riportare a Tokyo dei dischi americani e diventa uno dei primi dj hip-hop giapponesi, contribuendo alla diffusione del genere nel suo Paese. Successivamente, si interessa di produzione musicale, specializzandosi nei remix. È conosciuto come il padrino della moda di Ura-Harajuku ed è uno stilista streetwear influente a livello mondiale. Lancia il suo primo brand, Good Enough, alla fine degli anni ’80.
Hiroshi Fujiwara affronta la moda da un punto di vista personale, quasi ego riferito: realizzando capi che lui stesso vorrebbe indossare e creando un legame intimo con la sua community. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, nella sua collezione Fujiwara ha dato spazio alla sostenibilità: dalla voluminosa giacca anorak che combina cotone organico e tessuti sostenibili a altri capispalla realizzati con tessuto in nylon riciclato e bottoni in ottone riciclato.
Come sempre per Fujiwara, la collezione prevede collaborazioni provenienti da diverse subculture. Lewis Leathers, il brand britannico specializzato nei capi in pelle, collabora per la seconda stagione con una nuova versione della sua classica giacca 441 Cyclone, mentre con Converse, Fujiwara ha personalizzato l’iconica Chuck 70, un’ode alla Chuck Taylor All Star, e il modello Jack Purcell. La collezione include anche accessori come cappelli, berretti e bucket hat.
Per il lancio della collezione, Fujiwara ha inoltre ideato un cortometraggio, diretto da ODD JOB, che
omaggia la nightlife cittadina. Sulle musiche create dal designer stesso, l’attore Tomohisa Yamashita riprende confidenza con la club life in un’innovativa opera girata con l’effetto dynamic monochrome, un riferimento all’estetica grafica britannica 2 Tone di fine anni Settanta. Tomohisa indossa la giacca simbolo della collezione, che riporta lo slogan WOM – World of Moncler. Il protagonista si unisce a una folla di clubbers, tra cui ragazze che indossano i capi della nuova capsule femminile: un richiamo all’energia gioiosa della vita notturna.