Per la terza stagione consecutiva, Children of Discordance presenta alla Milano Fashion Week, in formato digitale, la sua Primavera-Estate 2022. Attendendo il ritorno in live sulle passerelle, la maison giapponese sceglie come direttrice del film Keita Suzuki per la linea PROGRESS, la quale esplora nuove forme di arti di strada presentando uno show live da Tokyo, incorporando i movimenti dinamici della danza all’interno della capsule.
Il designer attua un ulteriore passo in avanti rispetto all’ultima collezione ‘’Alba”, facendo leva sul futuro attraverso una collezione che richiama la cultura dei nativi americani, degli hippie e dei tradizionali modelli del Giappone. Un match perfetto di riferimento diversi al fine di scovare nuove applicazioni di tessuti vintage.
E’ la scelta del materiale che ha guidato tutto il processo creativo di Children of Discordance, accostando diversi elementi al fine di mostrare il vero potere del tessuto e la resilienza dello stesso. Il materiale protagonista è il giapponese deadstock che, attraverso un accurato studio di fusione di culture diverse, rappresenta come un tessuto abbia la forza di resistere negli anni e di essere tramandato. Hideaki Shikama spera che il mondo avanzi con la stessa forza e resilienza dei suoi tessuti.
Gli omaggi alla cultura nativa americana e hippie impreziosiscono gli abiti, mentre il tessuto kimono e un omaggio alla città Hachioji conosciuta per la produzione di seta e tessuti per cravatte, dalla quale il designer ha acquistato un jacquard di seta fuori produzione, di cui è follemente innamorato.
“Ho pensato che fosse una sorta di destino che lo story dello stock di tessuto kimono di 50 anni fa sia arrivato finalmente a me dopo questo tempo, e ho cercato di usarlo con il massimo affetto per questa collezione” ha dichiarato Shikama.
La Spring-Summer 2022 predilige il contrasto black and white con alcune sfumature di grigio, mentre i colori più chiari, come l’azzurro pallido e il turchese, vengono matchati con il kaki e il grigio. Una combinazione di culture e mondi diversi che non fa altro che dimostrare lo spirito inclusivo e open-mind di Children of Discordance.