Dopo dieci anni di ricerche e perfezionamenti attuati a partire dalla vendemmia del 2011, la Barone Pizzini ieri ha presentato ufficialmente il suo nuovo Franciacorta Erbamat. Prodotto in 90.000 bottiglie il nuovo cavallo di battaglia della Cantina di Silvano Brescianini è il frutto di una complessa sfida aziendale che consegna oggi all’intero panorama enologico della Franciacorta una nuova identità territoriale.
Dopo aver raggiunto per prima la certificazione bio in Franciacorta, la storica cantina di Provaglio d’Iseo, fondata nel 1870, evolve il suo celebre “Animante” offrendo quindi al pubblico una nuova combinazione delle classiche uve di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco con un 3% di uve Erbamat, donando così al vino un preciso tocco di freschezza, di estasi olfattiva e di equilibrio dell’acidità, dettagli tipici del carattere autoctono del vitigno Franciacortino conosciuto fin dal 1500.
“Dobbiamo ringraziare il Centro vitivinicolo provinciale di Brescia che negli anni ’90 ha intrapreso lo studio delle varietà autoctone salvando dall’estinzione 18 varietà, tutt’oggi allevate nel vigneto collezione alla Bornata. Una scelta, quella di lavorare sull’Erbamat, che divide chi crede nella novità e chi è più scettico. Mi fa inoltre piacere che tale interesse si sia diffuso anche in una decina di altre aziende della Franciacorta”. Queste le parole fiduciose del presidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini.