Nell’ultimo anno il settore della moda si è dovuto adeguare alle esigenze di un mondo colpito dalla pandemia, avvicinandosi sempre più all’universo della tecnologia. Le sfilate si sono tenute in modalità online, i fan delle maison e i giornalisti si sono dovuti accontentare di un semplice schermo per ammirare le nuove creazioni degli stilisti. Ma la passione per la moda non è diminuita e anzi si è rinvigorito attraverso un crescente desiderio di tornare a vivere la normalità.
La luce in fondo al tunnel è molto vicina e prima di tornare in presenza, Gucci sceglie di partecipare all’asta Proof of sovereignity, indetta da Christie’s e curata da Lady PheOnix. La diretta online sarà attiva fino al 3 giugno, data in cui si scoprirà l’acquirente dell’oggetto di lusso nato dall’utilizzo di un’animazione digitale che deriva dalla capsule Aria del brand. Quest’ultima è stata presentata in versione online con un film nato dalla collaborazione di Alessandro Michele e Floria Sigismondi, fotografa e registra affermata nel settore della moda.
Il primo oggetto “non-fungible tokens” consolida la presenza di Gucci nel mondo digitale con l’obiettivo di esprimere il messaggio di Aria ovvero il desiderio di rinascita e di rifioritura dopo un lungo buio invernale.
L’opera di Gucci in NFT, ‘’con il suo paesaggio onirico e l’energia effervescente, segna un momento storico per il marchio, poiché si collega a un nuovo spazio mediatico’’ dice Christie’s. Quest’ultima inoltre, spiega come con la nuova proposta della maison ‘’le porte si aprono mentre l’oscurità cede alla luce e alla tanto attesa festa dell’aria”.
Durante l’asta si interfacceranno diversi professionisti del settore digitale come Nam June Paik, Marguerite deCourcelle, Joshua Davis e molti altri. L’offerta parte da 20.000 dollari e la maison Gucci ha scelto di devolvere interamente la somma a Unicef Usa per promuovere e sostenere l’ente nel Covax, un programma che punta all’equo accesso alle vaccinazioni per il Covid-19 in tutto il mondo.