Nell’ultimo anno, il turismo è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia da Covid-19 e molte nuove strutture sono state costrette a rimandare la loro apertura. Tra queste, il gruppo di hotel di lusso Shedir, impegnato nel real estate, developing e operating, è finalmente pronto a presentare tre brand cinque stelle: Maalot, Vilòn e Domum.
Ogni brand è identificato da un proprio concept. Il Maalot è un albergo conviviale, il Vilòn è delineato da uno stile residenziale urbano, mentre il Domum è un albergo storico. Il Tiberio Palace a Capri e il Vilòn di Roma sono i primissimi hotel del gruppo che sono stati lanciati, mentre sempre nella capitale ne verranno inaugurati altri tre entro la fine del 2021.
Il primo, chiamato hotel Maalot, sorgerà poco lontano dalla Fontana di Trevi e disporrà di 30 camere, un bar e un ristorante. Verso la fine della stagione estiva, il gruppo inaugurerà Palazzo Roma, in cui sono stati ripristinati i magnifici affreschi presenti all’interno che faranno da cornice a 39 camere. Infine, in autunno, verrà presentato Palazzo Shedir che in stile anni Cinquanta, ospiterà 29 suite, 17 appartamenti e una terrazza panoramica su piazza Venezia.
«Noi ci definiamo artigiani dell’ospitalità. Stare con noi è come farsi fare un abito in sartoria. Ed è un concetto diverso dal comprare un vestito già fatto di un brand di lusso», afferma il ceo Martino Acampora, «Il nostro obiettivo è esprimere la grande ospitalità italiana, che sa unire patrimonio culturale con architettura e arte contemporanea, e l’esperienza del lusso italiano che spicca sempre per il suo artigianato, gli chef, i produttori, il design».
Proprio il design è un tema che sta a cuore agli imprenditori del gruppo. Importanti studi italiani come quello di Gianpiero Panepinto o quello di Bonfini Design, sono conosciuti in tutto il paese per il loro modo di valorizzare il Made in Italy. Le strutture del gruppo non hanno dimensioni significative ma per Shedir non conta questo, ma bensì la conservazione dell’identità di ogni location in cui sorgono gli hotel.
«Non facciamo copia incolla di modelli» spiega infatti il ceo. Per il momento, i fondatori stanno puntando tutta l’attenzione sulle nuove aperture dei cinque hotel, ma non escludono ampliamento del portfolio a Milano e Venezia, e dal 2022 anche nei paesi esteri.