Presentata come prototipo al Salone di Torino del 1972 la celebre Maserati Khamsin, ultima quattroruote del tridente ad essere stata progettata sotto la supervisione dell’ingegnere Giulio Alfieri, ottenne da subito un ottimo riscontro dagli appassionati del tempo che poterono effettuarne l’acquisto solo a partire dall’anno seguente, cioè successivamente al debutto al Salone di Ginevra del modello definitivo.
Ispirata al vento caldo dell’Egitto da cui ha tratto il nome, la Khamsin venne apprezzata sul mercato per il sostanziale distacco innovativo che aveva rispetto alle precedenti vetture del marchio. Dotata di una carrozzeria in perfetto stile granturismo 2+2, la coupé era disponibile sia nella versione con cambio manuale a 5 marce che nella variante con cambio automatico a 3 rapporti. In perfetta armonia con il nuovissimo impianto idraulico, il potente motore V8 bialbero da 4,9 litri e 320 Cv spingeva la vettura fino ai 100 km/h in 7,3 secondi facendole toccare i 275 km/h di velocità massima. Tra le migliorie tecniche che ne favorirono il consenso spiccavano il servosterzo ad assistenza variabile, la frizione servocomandata, l’ottimo sistema frenante e gli eleganti fari a scomparsa.
Amatissima ancora oggi da collezionisti e appassionati, una versione della Khamsin del 1977, negli anni abbondantemente restaurata, finirà nei prossimi giorni all’asta da Bonhams nel corso di un evento che si terrà fisicamente a Londra dal titolo “The Bond Street Sale”. Attualmente la cifra di vendita stimata si aggira fra i 140 e 170 mila euro, ma, si sa, gli eventi di questo genere riservano spesso interessanti sorprese dell’ultimo minuto, dunque le ipotesi sono ancora assolutamente aperte.