1971: Anno del rock. Anno domdalle lineetisti del calibro di David Bowie, Led Zeppelin e Pink Floyd e anno in cui nasce Maserati Bora, una vettura dalla linee filanti e rastremate, dall’indole futurista e profondamente “rock and roll”, di cui oggi, 11 marzo, si celebrano i 50 anni dal suo debutto al Salone di Ginevra.
Il vento di Maserati Bora attraversa la storia del Tridente e arriva sino all’alba di una nuova fase del Marchio. Prima vettura stradale Maserati a montare un motore posteriore centrale, Bora ha tracciato la strada verso il futuro e ancor oggi condivide con i modelli Maserati di domani i caratteri di esclusività, sportività e design, tipici del Brand.
In linea con la tendenza che già aveva rivoluzionato le auto da corsa di Formula 1, Maserati decise di affidarsi alla visione e alla matita di Giorgetto Giugiaro di Italdesign per lo studio di una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza.
Bora possedeva forme estremamente aerodinamiche e sportive, senza escludere elementi d’eleganza. Tra le peculiarità della vettura, i fari retrattili a scomparsa per non creare ostacoli aerodinamici.
Bora raggiungeva una velocità massima di oltre 280 km/h, garantendo anche una grande piacevolezza di guida, derivata dalla straordinaria elasticità del motore e dalla silenziosità dell’abitacolo.
Un progetto firmato dall’ingegnere Giulio Alfieri dal punto di vista meccanico e da Giorgetto Giugiaro in termini di design e di aerodinamica. Nacque così una vettura di tendenza dall’impostazione futuristica e dall’indole rock tipica degli anni ’70.
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