“Da ragazzo fingevo di leggere libri engagé, ma nascondevo Diabolik tra le pagine. C’è un po di Eva Kant in qeusta collezione”, spiega il CEO.
Lo show si è svolto a Palazzo Serbelloni, storica dimora Napoleonica durante le campagne d’Italia.
Questa collezione è composta da grossi ricami di filo che percorrono i paletot double, i giacconi di crosta da gaucha, i maxi cardigan.
Frange di lana danzano ovunque, aggiungendo movimento. La maglia, grossa, toccata da bagliori di lurex o percorsa da luminosi cristalli, è presenza importante: pullover, giacconi e borse hanno forme avvolgenti e confortevoli. Pizzi, bouclè, lane, pelli si amalgamano con sapienza, creando contrappunti di texture che accompagnano un percorso cromatico di tinte neutre nel quale spiccano note di tabacco, verde, rosa e viola accanto agli amati grigi, bianchi e neri.
“L’attenzione all’ecologia ormai è irrinunciabile. I montoni sono in crosta, rispettano l’ambiente ma sono ricamati a mano…”, spiega Tony Scervino. Che sottolinea: “Serve un intervento più massiccio del governo se vogliamo preservare la filiera italiana”.
Nella nuova Fall-Winter anche gli amati pizzi sono realizzati con morbide pelli, e così i piumini, abbinati persino di giorno ad abiti a t-shirt di pizzo incrostato di cristalli. I pantaloni hanno bande laterali, come quelli da sci o da allenamento, mentre le piccole gonne a pieghe sono realizzate con il neoprene tagliato al vivo.
Il video è un commento sull’attualità del vestire, sul fluidificarsi di barriere e distinzioni, sul mescolarsi di occasioni e modi.