Con il turismo bloccato da mesi e le nostre Città d’Arte in grave sofferenza il sentore che aleggia fra la maggior parte degli imprenditori del settore ricettivo non è certo dei più propositivi. Sono infatti pochi, anzi pochissimi, i progetti di rilancio di cui si sente parlare, frenati dalle troppe limitazioni ancora in atto. C’è comunque chi, spinto dai giusti fondi e sostegni, sta facendo di tutto pur di risollevare il settore e il territorio.
In questi termini arriva da Pompei la notizia che il celebre, quanto decadente, ex Gran Hotel del Rosario, chiuso dal 1992, riaprirà molto presto i battenti con una nuova veste, un nuovo nome e un nuovo stile. Si chiamerà Habita79, sarà inaugurato entro maggio e sorgerà ad appena 250 metri dall’ingresso al Parco Archeologico. In linea con gli elevati standard qualitativi della collezione MGallery del gruppo francese Accor Hotels, di cui farà parte, la struttura ricettiva, completamente rinnovata, ammodernata e impreziosita, conterà ben 79 camere di lusso, suddivise in 5 suite, 5 j-suite, 12 Deluxe e 57 Superior, due ristoranti, una spa, una super terrazza panoramica e alcune sale riunioni.
Per il territorio campano questo importante traguardo imprenditoriale, favorito dal piano di sviluppo “Baia del Vesuvio”, affidato in larga parte alla società Invitalia, si tradurrà inoltre in un notevole incremento occupazionale. Sono in effetti previsti ben 60 nuovi posti di lavoro per i quali proprio in questi giorni sono state avviate le selezioni. Con l’apertura di Habita79 l’auspicio è dunque che anche Pompei possa riscattarsi, riconfermandosi, come sempre stato, quale polo culturale tra i più amati e ambiti a livello internazionale.