Dopo oltre cinquant’anni, la Mercedes C111 conserva intatto il suo fascino. Presentata nell’autunno del 1969, alta poco più di un metro, La nuova Mercedes-Benz è una super-sportiva dal passo lungo (2,6 metri) e gli sportelli che si aprono ad ali di gabbiano.
Un’auto da sogno, appunto. Ed è proprio la reazione che genera quando, tra la fine del 1969 e l’inizio del 1970, viene esposta a Parigi, Londra, Torino, Vienna, Essen, Bruxelles e Chicago.
Nell’estate del 1969, Bruno Sacco e Josef Gallitzendörfer cominciano a lavorare al design di una seconda versione, che si caratterizzerà per un’aerodinamica ottimizzata (ridotta la resistenza dell’8%), per un’estetica più moderna degli interni e alla notevole disponibilità di spazio.
La C111, dunque, combina caratteristiche da uso quotidiano con un’anima da auto di lusso. Non a caso, un appassionato londinese arriva a offrire mezzo milione di marchi tedeschi per acquistarne una nel 1969, quando è ancora al livello sperimentale.

Mercedes C111
Una delle C111 sperimentali datata 1970 colpisce l’attenzione di Andy Warhol. Come nel suo celebre ritratto di Marylin Monroe, la Mercedes compare in quattro cromature differenti sulla tela, sempre con le monumentali ali di gabbiano sollevate.
La riproducibilità tecnica dell’arte finisce per offrire punti di vista differenti su una creazione che farà epoca. E non solo per un motore Wankel capace di spingerla a una velocità massima di 290 km/h.