“Il Cavallino” di Maranello è il mitico ristorante di Giuseppe Neri che diede da mangiare a dirigenti, amministratori, meccanici e piloti delle Scuderie Ferrari per ben 36 anni, accogliendoli in un luogo che trasudava da ogni muro, tavolo e piatto tutta la sua fervida passione per la Rossa monoposto.
Entrare al Cavallino significava infatti ritrovarsi in un vero e proprio museo di oggetti preziosissimi custoditi e conservati con la massima cura, come caschi, volanti e motori di alcune celebri Ferrari, ma anche le gigantografie in b/n di Michael Schumacher, Gilles Villeneuve e Niki Lauda. Oggi, a sei anni dalla scomparsa di Giuseppe Neri e in vista di un’importante ristrutturazione del locale, affidato fino allo scorso anno alle figlie, larga parte della sua collezione finirà all’incanto.
L’appuntamento è per il prossimo sei febbraio con la casa d’aste Artcurial di Parigi che metterà in vendita la maggior parte degli oggetti presenti nel ristorante. Tra questi spiccheranno il volante della Ferrari 412T2 di Jean Alesi e Gerhard Berger del 1995, il motore V12 da tre litri della stessa vettura (base d’asta 70/80 mila euro), alcune parti della 641 di Alain Prost (base d’asta 20/30 mila euro), la cover del motore della F2002, la stessa con cui nel 2005 Schumacher vinse il terzo titolo mondiale, il casco indossato dal tedesco e quello indossato cinque anni dopo da Fernando Alonso, senza contare una scultura del Cavallino di Domenico Poloniato e una serie di volanti, orologi e valigie. Infine, anche i motori di alcune supercar stradali: il V8 della Maserati Granturismo S e il V12 della 612 Scaglietti.