Gli orologi di lusso non risentono della crisi, lo conferma Georges Kern, ceo di Breitling (e non solo lui).
Il brand svizzero ha aumentato le vendite online della sua società del 300%. Tre quarti del processo decisionale nell’acquisto di un orologio si svolgono online. Una consapevolezza che ha spinto la casa orologiaia svizzera a destinare il 60% del suo budget per i media ai canali di vendita online.
Anche la casa di gioielli Beaverbrooks conferma che le vendite di orologi sono cresciute del 40% negli ultimi mesi del 2020, con un picco del 138% a ottobre nelle ricerche online per il regalo di Natale.
Con la riapertura dei negozi non essenziali nel Regno Unito a partire dal 15/06 le vendite di orologi di lusso si sono impennate, superando il 10% di incremento delle vendite anno su anno già a settembre, secondo i dati di Gfk.
Non a caso, Morgan Stanley rileva che le perdite a livello di marchi saranno contenute. A ottobre 2020 la banca d’affari stimava ad esempio che Breitling a fine anno avrebbe perso solo il 10% di fatturato, a fronte di un aumento della sua quota di mercato. Ciò non vuol dire che l’industria non stia scontando perdite pesanti, come rileva la Federazione dell’industria orologiera svizzera (FHS).
I marchi più richiesti sono, come sempre, Rolex, Patek Philippe e Audemars Piguet. Ma sta salendo la domanda anche per produttori indipendenti come FP Journe, H Moser & Cie, de Bethune e Grand Seiko, fanno sapere da WatchBox, piattaforma per la rivendita di pezzi pre-posseduti.