In tempi di crisi un buon manager può davvero cambiare le sorti aziendali, questo è quanto sta succedendo ai principali brand internazionali di moda grazie al costante impegno dei propri Amministratori Delegati, in maggioranza italiani, che attuando specifiche strategie di marketing a lungo termine stanno riuscendo a tenere in forze le proprie maison.
Tra i tanti spicca l’operato di Marco Bizzarri, Ad di Gucci, il quale ne ha favorito la chiusura del semestre con ricavi per 3,07 miliardi di euro. Netti segnali di ripresa registrati anche da Burberry, amministrata da Marco Gobetti, e da Yves Saint Laurent in chiusura sul primo semestre con ricavi per 681,1 milioni di euro, grazie alla politica altamente performante della Ceo e Presidente Francesca Bollettini. Positivi anche i rendimenti favoriti in casa Dior dall’AD Pietro Beccardi, grazie in particolare ad una serie di iniziative speciali come la recente presentazione della Cruise Collection Dior 2021. Da sottolineare anche l’operato di Gabriele Maggio e Stefano Secchi, rispettivamente AD di Stella McCartney e Moschino. Sono state in questi mesi promosse numerose iniziative di sviluppo economico finanziario anche da Bartolomeo Rongone, Ceo di Bottega Veneta, e da Federico Marchetti, amministratore delegato di Yoox Net-a-porter. Infine, degni di nota sono anche i risultati ottenuti da Jacopo Venturini al timone di Valentino, Massimi Piombini a capo di Diesel, Barbara Calò per Marni, Gianfranco Gianangeli, imminente ceo di Maison Mariangela, Riccardo Bellini Ceo di Chloé, Alessandro Bagliolo per Tiffany, Giuseppe Pinto in Trussardi, Cristina Lomanto per Roger Vivier e Michele Norsa di Ferragamo.
Tutti quanti manager italiani impegnati a salvaguardare la tradizione, le idee e le tecniche delle prestigiose Maison Luxury e Fashion di cui sono amministratori.