La scomparsa di uno dei nomi simbolo della moda proprio nel pieno delle sfilate francesi è un segnale che ha colpito l’intero settore. Il brand è di proprietà del gruppo LVMH dal 1993 ma Kenzo ha sempre continuato a sostenerlo e la sua assenza all’ultima sfilata si spiega con l’aggravarsi delle sue condizioni. “Penso fosse un grande designer e una gran bella persona”, ha dichiarato Toledano, Presidente e Ceo della divisone moda di LVMH.
La carriera del creativo giapponese è sempre stata particolare. Nonostante un interesse nella moda sviluppato sin da piccolo a 18 anni per volere dei genitori, si iscrive all’università di Kyoto per studiare letteratura per poi abbandonare gli studi dopo un anno e iscriversi al Bunka Fashion College di Tokyo, celebre scuola di moda giapponese.
Nel 1960 inizia a lavorare per i grandi magazzini Sanai dove disegna abiti per ragazze e arriva a produrre sino a 40 look al mese. Nel 1964 si trasferisce a Parigi che diventa presto la sua città. Inizia come free lance, disegnando per altre case di moda, fino a quando nel 1970 apre la sua prima boutique che ribattezzerà Jungle Jap. In poco tempo i suoi abiti oversize e le silhouette inusuali, unite all’unicità del suo negozio, colgono l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Nel 1983 lancia la collezione uomo e nel 1988 arriva il primo profumo.
Dopo la cessione a LVMH del marchio nel 1993, Kenzo resta altri 6 anni alla guida del marchio, per poi ritirarsi nel 1999