L’edizione 2020 della Milano Fashion Week inaugurata ieri a La Rinascente andrà in scena fino al 28 settembre portando la capitale della moda italiana al centro del mondo grazie ad un calendario di eventi ricchissimo, ben più fitto di quanto proposto alle sfilate di New York e Londra. A prendere il via saranno 23 sfilate fisiche e ben 41 in versione digitale per un totale di 65, di queste 39 saranno dedicate alle collezioni femminili primavera-estate 2021, 19 miste tra uomo e donna ed ancora 4 esclusivamente maschili tutte trasmesse in diretta sul sito della Camera Nazionale della Moda Italiana. Fissati a calendario anche 22 eventi speciali e 43 presentazioni esclusive, di queste 25 saranno in live, 24 digitali e 12 su appuntamento.
Tra i big attesi sulle passerelle di Milano spiccano Armani la cui sfilata sarà trasmessa in diretta su La7, Elisabetta Franchi la quale andrà in onda su La5 ed ancora Valentino che sceglie eccezionalmente il capoluogo lombardo al posto di Parigi, Prada che presenterà la collezione curata da Miuccia Prada e Raf Simons mentre Bikkembergs la sua prima di gioielli, a seguire Blumarine, Tommaso Aquilano, Roberto Raimondi ed Emilio Pucci quest’ultimo pronto a presentare l’originalissima capsule collection firmata dal giapponese Tomo Koizumi, appuntamento importante anche per Laura Biagiotti pronta a festeggiare proprio in seno alla MFW il suo 55esimo anniversario. Tra gli eventi speciali più di rilievo è da non perdere in versione digital “We are Made in Italy – The Fab Five Bridge Builders” con protagonisti 5 stilisti di colore promossi dal movimento italiano di Black Lives Better per chiedere maggior diversity nella moda italiana. Alla luce del disastro esplosivo che ha colpito di recente Beirut molto toccante sarà l’iniziativa “Spotlight on Lebanese Designers – Cnmi in support of the new generation of Lebanese Talent” con al centro 7 designer libanesi.
La MFW permetterà altresì ad una serie di designer emergenti del made in Italy di essere supportati al meglio tra tutti Drome e Simona Marziali le cui sfilate riceveranno il sostegno di Ice Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri, a supporto dei giovani talenti anche Camera Moda Fashion Trust e Cnmi. Direttamente anche la Rinascente sosterrà gli emergenti della moda, in particolare fino al 5 ottobre un’installazione animerà le 8 vetrine del complesso proponendo 13 brand emergenti e i loro prodotti che saranno anche esposti al grande pubblico nel temporary store appositamente realizzato al quarto piano della struttura. Stesso supporto anche da parte de La Permanente, uno spazio del museo sarà infatti allestito con i corner di “Designers for the Planet” dedicati a 6 brand della moda made in Italy fautori della eco-sostenibilità inoltre nei locali limitrofi verrà ospitata l’11esima edizione del Fashion Hub Market quest’anno dedicato ad altrettanti 7 giovani brand motivati ad inserirsi quanto prima sul mercato internazionale.
Un calendario dunque fittissimo di eventi ed iniziative fortemente voluto da Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, il quale nel corso della cerimonia inaugurale ha espresso parole di grande responsabilità e prudente ottimismo: “È difficile organizzare eventi fisici ma dobbiamo farlo, dobbiamo convivere con il virus, non possiamo aspettare che tutto si risolva La moda è la seconda industria italiana ed è quella che esporta di più, non possiamo non dare un segnale positivo, se ci chiudiamo in casa rischiamo di mandare a loro volta a casa tante famiglie. Tutti i brand hanno ricevuto istruzioni molto precise a tutela di tutti per convivere con il virus. La moda è scesa in campo contro il covid mettendo un sacco di soldi e producendo mascherine, ora è il momento di preservare le aziende, per questo – continua Capasa – abbiamo chiesto misure opportune al Governo, che purtroppo non sono specifiche, ma noi siamo i produttori del 41% della moda in Unione Europea, siamo i primi e dobbiamo preservare questo tessuto e ce la stiamo mettendo tutta, ora bisogna che lo facciano anche il Governo e l’Unione Europea”.