Le grandi maison del bel paese sono sempre più attente ai temi ambientali e i numeri lo testimoniano, tanto è vero che in Italia la domanda di capi “Green” è cresciuta del 78% nel biennio 2018- 2019.
L’attenzione verso questo fenomeno è supportata anche da enti di categoria come Pitti immagine che in collaborazione con UniCredit, ha recentemente dato via al progetto The sustainable Style per valorizzare 14 brand menswear di rilievo a livello internazionale.
L’obbiettivo del progetto è quello di intraprendere un percorso verso una moda responsabile e sostenibile, con la rappresentanza tricolore protagonista dell’iniziativa.
Tra i nomi coinvolti c’è Myar, il famoso brand fondato da direttore creativo Andrea Rosso, che punta ad una moda nel segno dell’economia circolare. Nel progetto c’è anche Flavia La Rocca, designer che mette al centro la filosofia sostenibile e pratiche etiche. Infatti gli abiti 100% made in italy sono composti da moduli intercambiabili, che si trasformano attraverso cerniere nascoste.
Il gruppo di designer italiani scelti per The sustainable style comprende anche Vitelli, marchio di maglieria di Mauro Simionato e Giulia Bortoli riconosciuto per una tecnica di upcycling innovativa.
Dunque la moda italiana guarda al futuro e lo fa nel segno dell’innovazione e del green.
La moda italiana sempre più green
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