Ipsos MORI ha analizzato la generazione Z , cioè i giovani nati tra il 1996 e il 2010, per capirne il lifestyle e i costumi . Lo studio, intitolato “Beyond Binary: new insights into the next generation” raccoglie una varietà di fonti, sondaggi e dati di origine diversa, che permettono di dare un’immagine chiara della generazione emergente.
Dal punto di vista politico i dati evidenziano una tendenza ad essere meno propensi a votare, tanto è vero che solo il 44 % del campione ha maturato una opinione netta su uno specifico partito. Un altro dato interessante che conferma la spaccatura generazionale sono le intenzioni di voto, in quanto in moti paesi il numero i giovanissimi che si indentificano come “di sinistra” supera quelli “di destra”, in Italia il gap tra le due frazioni è del 23%.
Dal punto di vista comunicazionale si sa che la generazione Z è quella più connessa di tutte a internet a livello mondiale, infatti il 90% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha una presenza online. Secondo Ipsos i giovani fino ai 24 anni passano 9 ore al giorno davanti ai media di vario genere e come sempre a farla da padrone sono i social network. Visto i dati precedenti è facilmente intuibile che il 90 % delle giovani leve utilizzi internet come fruitore di notizie, infatti solo il restante 10% acquista un giornale cartaceo.
Un altro cambiamento significativo nella generazione Z è relativo agli orientamenti sessuali e all’identità di genere, tanto è vero che le generazione più giovani esprimono la più vasta accettazione delle relazioni gay tra adulti, con una percettuale che va oltre il 70%. Dunque si evince un cambiamento culturale che coinvolge molte fasce della popolazione.
Alcuni sociologi dopo aver studiato l’analisi di Ipsos, hanno sostenuto di intravedere gli effetti della crisi economica che mina la fiducia verso il futuro da parte delle nuove generazioni e questo fenomeno potrebbe influire notevolmente su diversi abiti sociali, uno su tutti è quello politico.
Qual è lo stile di vita dei più giovani?
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