A distanza di cinque mesi dal suo ritorno sulla Terra, una delle 11 bottiglie di vino invecchiate nello spazio per 400 giorni sarà messa all’asta da Christie’s. Si tratta di una bottiglia di Pétrus 2000 ottenuto da uve Merlot originarie della regione di Bordeaux che nel novembre 2019 è stata inviata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale dalla startup lussemburghese Space Cargo Unlimited nell’ambito di un progetto di ricerca sull’alimentazione e l’agricoltura finanziato da un gruppo di privati, tra cui SpaceX di Elon Musk.
La casa d’aste britannica ha stimato che il valore di vendita della rara bottiglia si aggirerà intorno ad 1 milione di dollari, una cifra stellare che sarà interamente impiegata per il finanziamento di future missioni spaziali. Per l’occasione, oltre a quest’eccezionale bottiglia, saranno messi in vendita anche un baule contenitore realizzato a mano dalla bottega parigina Les Ateliers Victor, una bottiglia sempre di Pétrus 2000 ma invecchiata a terra, un decanter, alcuni bicchieri e persino un rarissimo cavatappi ricavato da un frammento di meteorite.
Rientrate sulla Terra dopo oltre un anno di permanenza in orbita, a marzo alcune bottiglie sono state stappate e il loro contenuto degustato da un gruppo di sommelier al fine di confrontarlo con quello invecchiato tradizionalmente. “È difficile per me dire se fosse meglio o peggio. Era decisamente diverso. Gli aromi erano più floreali e più fumosi”, questo il commento della giornalista e autrice di Inside Bordeaux Jane Anson al termine dell’esclusiva degustazione.