Le prime settimane del mese di aprile sono state decisive per l’organizzazione delle prime aperture di tutti i settori nel paese. In ambito fashion, si è discusso a lungo sulla possibilità di far slittare a luglio e in presenza il Pitti Uomo che il sindaco di Firenze Dario Nardella ha difeso durante un colloquio con il ministro Roberto Speranza, Lucia Lamorgese e Massimo Garavaglia.
Durante l’incontro tra le cariche istituzionali, il primo uomo di Firenze ha fatto “pressing” perché il salone internazionale della moda fiorentino potesse essere la primissima fiera in Italia in presenza, ovviamente con tutte le misure di sicurezza anti-Covid.
Durante la conferenza stampa del 16 aprile tra Mario Draghi e il ministro della salute, è stato ufficialmente dato il via alle fiere in presenza a partire dal 1° luglio e sarà quindi anche possibile lo svolgimento del Pitti Uomo. Una ripartenza fondamentale per il settore della moda in cui, secondo Federmoda, 20mila punti vendita su 70mila hanno chiuso e la crisi è quindi ancora molto forte.
Inoltre, le perdite di Pitti Immagine causa Covid sono molto rilevanti in quanto si tratta di 38 milioni in un anno, mentre la fiera on line connect ha guadagnato solo 800mila euro. E’ necessario quindi sostenere le piccole aziende per evitare la loro scomparsa e il salone è un buon segno di speranza in tal senso.
Ne ha parlato Raffaele Napoleone, l’ad di Pitti Immagine, confermando che il numero degli espositori saranno sicuramente inferiori rispetto alle precedenti edizioni pre-pandemia ma con il suo team cercheranno di accogliere almeno un terzo di aziende in Fortezza.
Un’edizione in presenza che festeggerà i 100 anni della manifestazione ma che dovrà fronteggiarsi con le numerose misure di sicurezza da applicare per la buona riuscita dell’evento. E’ ancora in via di definizione un regolamento da rispettare per tutti gli operatori, ma è probabile che passaporto vaccinale, tamponi, mascherine, sanificazione degli ambiente e distanziamento saranno all’ordine del giorno.
Sono in corso anche ulteriori pianificazioni per garantire l’arrivo a Firenze dei buyers e la stampa proveniente da tutto il mondo, i quali potrebbero essere facilitati da voli Covid free o Covid-tested.
«Mi unisco ai ringraziamenti della presidente Mansi», ha aggiunto Marenzi, il presidente di Pitti Immagine, «perché intorno a Pitti e alle fiere della moda abbiamo sentito una forte e consapevole mobilitazione. Abbiamo adesso una grande responsabilità sulle spalle, ma confidiamo in una risposta positiva da parte delle aziende e dei compratori italiani ed esteri. Da oggi qui a Pitti Immagine intensificheremo ancor di più il lavoro per realizzare la migliore edizione possibile dei nostri saloni. A breve comunicheremo le nuove date».
In attesa della pianificazione delle nuove giornate, non ci resta che sperare in un futuro ricco di eventi e quindi di un ritorno alla normalità.