Nel 2024-2025 il mercato dell’orologeria vintage continua a essere dominato da pochissimi modelli, quelli dove rarità, storia e appeal culturale convergono, generando aste e trattative che toccano cifre da capogiro. Di seguito, una selezione pratica e puntuale dei segnatempo che oggi, nelle aste e nelle vendite private, registrano le quotazioni più elevate o suscitano il massimo interesse. Per ciascuno: storia, risultati recenti, stime 2025, pro e contro per un potenziale acquirente.
1) Patek Philippe Ref. 1518 (acciaio) — il “santo graal” moderno
La Ref. 1518 fu il primo orologio da polso prodotto in serie in grado di unire cronografo e calendario perpetuo. Lancio negli anni ’40, già di per sé un’icona. Ma la versione in acciaio è quasi leggendaria: si conoscono solo quattro esemplari pubblici, un’irripetibile combinazione di complicazione e sobrietà.
Aste / risultati recenti
In novembre 2025, uno di questi esemplari in acciaio è stato venduto per CHF 14,190,000 — un record che conferma quanto la 1518 sia considerata uno degli orologi da polso più significativi di sempre.
Recentemente fonti internazionali l’hanno indicata come il secondo orologio vintage più costoso venduto all’asta.
Fascia di valutazione 2025 (stima)
Indicativamente 12–20+ milioni USD, a seconda di condizioni, provenienza, documenti originali e storia del pezzo.
Rarità estrema: pochissimi esemplari conosciuti in acciaio: chi trova, vince.
Appeal storico e collezionistico altissimo — per molti, il graal moderno degli orologi da polso.
Liquidità molto forte sul mercato di fascia ultra-alta: compratori istituzionali, collezionisti top, aste di primo piano.
Orologio dal prezzo d’ingresso proibitinvo, necessità di provenienza impeccabile e documentazione — ogni dettaglio conta. Oscillazioni in caso di vendita privata, con scarsa trasparenza.
2) Rolex “Paul Newman” Daytona (Ref. 6239 e varianti) — l’icona pop e collezionistica
Il modello “Paul Newman” è forse l’apostrofo più glamour e riconoscibile nell’universo degli orologi vintage: quadrante “exotic”, design immediatamente distinguibile, e un legame culturale con celebrità che ne amplifica il fascino. Nel mercato è diventato un simbolo del collezionismo orologiero.
Aste / risultati recenti
Storicamente, l’esemplare personale di Paul Newman (Ref. 6239) fu venduto nel 2017 per circa 17,8 milioni USD, stabilendo un record per orologio da polso all’asta.
Nel 2025, la domanda per i Daytona “Paul Newman” resta molto accesa: vendite e trattative anche sotto i riflettori italiani. Per esempio, un esemplare del 1967 è passato in asta da una casa italiana nella fascia stimata 100.000–180.000 €.
Fascia di valutazione 2025 (stima)
Da circa 200.000 USD fino a oltre 10–18+ milioni USD, a seconda di referenza, quadrante, condizioni, documentazione e — in alcuni casi iconici — provenienza.
Vive di domanda costante e altissimo riconoscimento globale: è probabilmente il vintage sportivo più “pop”.
Buona liquidità anche su fasce basse-medie, ma con margini di crescita importanti per pezzi rari o ben conservati.
Un “entry point” rispetto a referenze come la 1518: potenzialmente un modo per accedere al collezionismo vintage senza spendere decine di milioni.
La debolezza? Ha grande presenza di orologi restaurati, rifatti o addirittura “franken” — serve esperienza per autenticare quadrante, componenti e condizioni originali; elevata variabilità nelle quotazioni, soprattutto per pezzi “non iconici”.
Per i pezzi top, il valore può essere molto volatile in base a condizioni di conservazione e provenienza.
3) Patek Philippe Nautilus Ref. 5711 “Tiffany” — l’effetto rarità contemporanea 
Il modello 5711 di Nautilus è già di per sé un’icona moderna, ma la versione con quadrante “Tiffany” — legata a distribuzione esclusiva o edizioni speciali — ha creato un fenomeno: il collezionismo “neo-vintage” (pezzi relativamente recenti, ma con rarità e hype). Questo ibrido tra vintage e moderno attrae chi cerca pezzi significativi con un’estetica contemporanea.
Aste / mercato recente
Un esemplare 5711/1A con quadrante Tiffany & Co. era stato venduto all’asta qualche anno fa per circa 6,5 milioni USD, risultato che ha ridefinito le aspettative di prezzo per questo tipo di referenze “speciali”.
Nel 2024–2025 la domanda per questo tipo di pezzi resta molto vivace nel mercato secondario.
Fascia di valutazione 2025 (stima)
Indicativamente 200.000 USD — 7+ milioni USD, con ampie variazioni in base all’unicità del quadrante, condizioni, documentazione e provenienza.
Forte appeal mediatico e di tendenza: unisce “status symbol moderno” e desiderabilità da collezionisti. Potenziale “ponte” tra collezionismo classico e fenomeni contemporanei: può attirare sia puristi, sia acquirenti più giovani. Spesso più accessibile rispetto ai classici vintage “ultrarari”.
La,debolezza? Molta volatilità: l’hype può fluttuare, e la sovraesposizione mediatica può generare bolle speculative. Necessità di verificare origine e documentazione — senza queste, la differenza di valore può essere ampia.
Spesso meno appeal fra i collezionisti “puristi vintage”, che preferiscono pezzi con storia più lunga e comprovata.
- Oltre ai miti assoluti, c’è un mercato maturo per cronografi storici meno “popolari”, ma apprezzati da collezionisti esperti: versioni particolari o rare di Patek Philippe, oppure referenze meno comuni di Rolex, che possono offrire un valore collezionistico elevato senza richiedere cifre da record.
Per esempio, una Ref. 2499 “second series” di Patek, prodotta nel 1960 e tra gli 48 esemplari circa noti, è stata venduta ad un’asta del 2025 per 8,128,000 HKD.
Mercati come Sotheby’s, Phillips, Christie’s continuano a muovere queste referenze, spesso con risultati significativi se l’esemplare ha provenienza, stato e documentazione eccellenti.
Fascia di valutazione 2025 (stima)
Per queste referenze “classiche ma meno iconiche”, la forchetta può andare da circa 1 milione a 10–18+ milioni USD, a seconda di rarità, stato, referenza e documentazione — con ampie variazioni.


