Ogni anno, nel quarto venerdì di ottobre — per il 2025 fissato al 24 ottobre — si accende la festa dello Champagne grazie al Champagne Day, un’iniziativa globale che invita tutti a sollevare insieme un calice in omaggio all’iconico vino frizzante prodotto nella regione della Champagne, in Francia.
Nato nel 2009 dall’intuizione del blogger e wine tutor californiano Chris Oggenfus, questo evento è divenuto negli anni una celebrazione condivisa di stile, gusto e convivialità.
Il mondo della ristorazione, le enoteche, le case vinicole e gli appassionati rispondono con tavole imbandite, degustazioni speciali, abbinamenti creativi e brindisi sincronizzati. In Italia, ad esempio, l’edizione 2025 propone un tema dell’abbinamento elegante e sorprendente: lo Champagne in combinazione con salumi italiani, che – tra mineralità, freschezza, acidità e struttura – si presta ad accostamenti raffinati e innovativi.
Tra le modalità di partecipazione, c’è l’organizzazione di un momento conviviale — una cena tra amici, un aperitivo in enoteca o un evento in ristorante — oppure semplicemente la scelta di condividere un calice con qualcuno a cui teniamo, segnalandolo anche sui social con l’hashtag #ChampagneDay.
L’essenza della giornata risiede non soltanto nello champagne in sé, ma nel gesto di unione e celebrazione: da città lontane, culture differenti e persone diverse, tutte accomunate dal piacere di uno stesso sorso.
In Francia, nella regione della Champagne, si organizzano anche visite in cantina, master-class e serate gourmet che enfatizzano il terroir, lo stile produttivo e la ricchezza di questa denominazione d’eccellenza.
Va ricordato che, benché non si tratti di una “giornata ufficiale” riconosciuta da organismi internazionali come le Nazioni Unite, la partecipazione è tutt’altro che simbolica: è diventata una tappa ricorrente nel calendario enogastronomico, che coinvolge professionisti del vino, ristoratori e consumatori appassionati.