Con l’arrivo dell’autunno torna ApritiModa, l’iniziativa che invita il pubblico a spingersi dietro le quinte del sistema moda italiano, visitando gratuitamente decine di imprese del settore, dalle grandi maison ai piccoli atelier artigiani. In questa edizione, circa cento realtà sparse su tutto il territorio nazionale spalancheranno i propri spazi al pubblico, con l’obiettivo di valorizzare la sapienza manifatturiera e il patrimonio culturale del made in Italy.
L’evento si svolge su due giornate — il 19 e il 20 ottobre — e consente a visitatori, appassionati e curiosi di scoprire in presa diretta le fasi creative e produttive dei protagonisti del fashion: dalle sartorie storiche ai laboratori di accessori, dai reparti tessili alle sedi espositive. È un vero e proprio tour immersivo che mette in luce il lavoro dietro il filo e il tessuto, offrendo anche la possibilità di dialogare con chi ogni giorno anima la produzione dei capi.
Negli anni, l’iniziativa ha coinvolto brand prestigiosi come Armani, Zegna, Prada, Versace e Dolce & Gabbana, ma anche botteghe minori, artigiani delle lavorazioni più specializzate — ricami, gioielli-scultura, accessori d’alta gamma — che spesso restano invisibili al grande pubblico.
Alcuni numeri parlano da soli: nelle edizioni precedenti, in sole 24 ore dalla apertura delle prenotazioni si sono registrate migliaia di richieste, con un ritmo di adesioni che ha superato una iscrizione ogni 2 minuti. Le regioni coinvolte comprendono 11 aree italiane, con un’articolazione su 31 province e 57 località dove si trovano 93 sedi da visitare nell’ultima edizione.
I visitatori entreranno in spazi solitamente chiusi al pubblico: reparti di taglio e confezione, sale di prototipazione, atelier di finissaggio, studi di design e show room. Alcune aziende offriranno workshop pratici, laboratori didattici e momenti interattivi: ad esempio, sarà possibile realizzare oggetti con scarti di pelle o apprendere tecniche artigianali come la guanteria o la decorazione di accessori.
Non si tratta di una semplice “vetrina” statica, bensì di un’operazione di trasparenza culturale e promozionale: far conoscere le storie, le innovazioni e le difficoltà quotidiane del settore — in particolare in un contesto globale sempre più competitivo e soggetto a cambiamenti tecnologici e ambientali.
ApritiModa non è soltanto un’occasione di visita, ma un ponte tra industria e società. Permette di avvicinare i consumatori finali alla realtà concreta della moda, mettendo in risalto le competenze artigiane che spesso restano nell’ombra. In un momento in cui sostenibilità, tracciabilità e autenticità sono valori sempre più richiesti dal mercato, l’iniziativa acquista ulteriore rilevanza come strumento di educazione al consumo consapevole.
Inoltre, per le aziende aderenti diventa un’opportunità di visibilità e dialogo diretto, che rafforza l’identità del brand. Non è raro che eventi come questo accendano attenzione mediatica e suscitino curiosità verso nuove collezioni o collaborazioni.
Dal punto di vista sociale, coinvolgere giovani, studenti o semplici appassionati può stimolare un interesse verso percorsi professionali artigianali, utili per colmare quel gap generazionale che minaccia di erodere competenze preziose nel tessuto manifatturiero italiano.