Nel segno del buon gusto e del perfezionismo, Aston Martin e la storica maison Champenoise Bollinger annunciano oggi un’alleanza globale che mette in risalto i valori comuni di ciascun marchio: passione, artigianalità e distintività.
Fondata nel 1829, Bollinger ha da sempre un fortissimo legame con la tradizione familiare e l’indipendenza, caratteri che – come sottolinea la stessa maison – ben si sposano con l’identità di Aston Martin, anch’essa dotata di un’anima storica e attenta al dettaglio. Secondo quanto riferito da Repubblica, l’accordo prevede che Bollinger sarà presente in molte delle iniziative di Aston Martin: dagli eventi esclusivi alle occasioni riservate ai clienti.
Il legame tra i due brand affonda anche in radici reali: Bollinger è fornitore ufficiale della Casa Reale britannica dal 1884, mentre Aston Martin – attraverso una lunga storia – ha accumulato riconoscimenti prestigiosi e un’identità stilistica che ne fa un’icona del lusso automobilistico.
Nel commentare la partnership, Charles‑Armand de Belenet, CEO di Bollinger, ha affermato che questa cooperazione “rappresenta un naturale allineamento fra due marchi iconici” capaci di unire “gusto raffinato e prestazioni entusiasmanti”. Dalla sua parte, Stefano Saporetti, Direttore della Diversificazione dei Marchi di Aston Martin, ha ribadito l’intento di coniugare “prestazioni, artigianalità e maestria” in esperienze memorabili rivolte ai clienti.
Tra gli impegni pratici dell’accordo, è stato confermato che Bollinger comparirà in contesti selezionati legati ad Aston Martin — da eventi VIP al lancio di modelli esclusivi — con la promessa che in tutte le iniziative sponsorizzate sarà inclusa una comunicazione sull’importanza di un consumo responsabile, con il messaggio “Never Drink & Drive”.
Contestualizzazione e prospettive
Questa alleanza arriva in un momento in cui Aston Martin sta vivendo una fase ambiziosa sul fronte strategico e finanziario. Nel 2024, la casa automobilistica ha registrato perdite nette per £323,5 milioni, con un piano di ristrutturazione che prevede la riduzione del personale e l’ottimizzazione operativa.
Per rafforzare la liquidità e sostenere gli investimenti futuri, Aston Martin ha annunciato in precedenza aumenti di capitale e l’emissione di obbligazioni per 210 milioni di sterline, supportati da investitori strategici, fra cui lo Yew Tree Consortium.
Sul fronte prodotto e visione tecnologica, il nuovo CEO Adrian Hallmark ha dichiarato che dopo la supercar ibrida Valhalla, l’azienda intende continuare a sviluppare vetture ibride di alta gamma, pur mantenendo la volontà di restare indipendente.
In ambito motorsport, Aston Martin ha inoltre siglato importanti collaborazioni: ad esempio con la società Arm, per integrare tecnologie di intelligenza artificiale nella simulazione e nelle operazioni in pista, una mossa che si inserisce nel più ampio contesto dell’evoluzione tecnologica nel motorsport.
In definitiva, la partnership con Bollinger va oltre una semplice operazione di branding: è un simbolo di aspirazione a un’eccellenza condivisa, che unisce il prestigio del mondo dell’auto di lusso con l’eleganza del mondo del vino. In un panorama dove le sinergie fra settori premium sono sempre più strategiche, questa unione potrebbe generare nuove forme di esperienza e coinvolgimento del cliente — a patto che venga supportata da concretezza operativa e coerenza di lungo termine.