In occasione del suo 270º anniversario, Vacheron Constantin presenta al Louvre La Quête du Temps, un orologio astronomico di straordinaria complessità che unisce abilità meccaniche, arti decorative e automa. Questa creazione non è soltanto un segnatempo, ma una vera e propria opera d’arte cinetica, frutto di sette anni di ricerca, sviluppo e collaborazione tra maestri orologiai, artisti, astronomi e creativi.
Allestita nella mostra Mécaniques d’Art al Louvre fino al 12 novembre 2025, La Quête du Temps si staglia per oltre un metro d’altezza. È suddivisa in tre sezioni: la cupola celeste, l’orologio astronomico vero e proprio e una base che funge da supporto simbolico oltre che tecnico.
Il meccanismo comprende 6.293 componenti (movimento più automa), 23 complicazioni, e richiede la collaborazione di molteplici discipline artigianali. Tra le funzioni vi sono: calendario perpetuo, tourbillon, fasi lunari tridimensionali precise per 110 anni, visualizzazione del cielo stellato, tempo siderale, equinozi e solstizi, nonché indicazioni di alba e tramonto per Ginevra.
Un dettaglio che distingue quest’opera è l’automa: una figura umana (“l’Astronomo”) che esegue 144 gesti diversi, orchestrati da 158 camme, per mostrare ore e minuti attraverso movimenti sofisticati. L’intero progetto ha dato vita a 15 domande di brevetto (7 specifiche per la meccanica orologiera), e ha richiesto la partecipazione non solo degli orologiai, ma anche di specialisti in arte decorativa, incisione, smalto, gemme, lavorazione delle pietre dure e altro.
Dal Louvre al polso
Per chi non può vedere il monumento ogni giorno ma ne desidera una testimonianza tangibile, la Maison offre Métiers d’Art — Tribute to the Quest of Time, un orologio da polso in edizione limitata (20 esemplari). Questo modello racchiude l’essenza del grande capolavoro in un formato da 43 mm, cassa in oro bianco, calibro manuale 3670 con 512 componenti, quattro brevetti, una riserva di marcia di sei giorni. Anche qui, la decorazione è ricca: il quadrante presenta figure antropomorfe che fungono da lancette retrograde, la volta celeste di Ginevra al momento della fondazione della Maison nel 1755, elementi artistici come incisioni, lavorazioni minuti e cinturino in alligatore.
Questa doppia presentazione (l’opera monumentale + il modello da polso) non è soltanto un esercizio di stile, ma un manifesto d’impegno: Vacheron Constantin riflette sulla propria eredità e sui valori che hanno reso possibile la sua longevità — ingegno, passione, artigianalità, coraggio di esplorare il rapporto tra tempo misurato e tempo vissuto. La Quête du Temps non è in vendita; è pensata come esperienza artistica e culturale, fonte di ispirazione per amanti del tempo in tutte le sue forme.


