Roma ha fatto da cornice alla presentazione dell’annata 2018 della Cuvée Sir Winston Churchill, firmata per la prima volta dallo chef de cave Damien Cambres, durante un evento che ha celebrato la filosofia produttiva della celebre maison Pol Roger, rappresentata anche da Bastien Collard, segretario generale e membro della famiglia proprietaria. La maison, fondata nel 1849 ad Aÿ, è oggi tra i pochissimi esempi di azienda a completa conduzione familiare, impegnata da sei generazioni nella creazione di uno Champagne che fonde artigianalità e raffinata eleganza .
Il legame con Winston Churchill affonda le proprie radici nel novembre del 1945, quando lo statista bevve una straordinaria annata 1928 durante un pranzo ufficiale a Parigi; fu in quell’occasione che nacque il suo legame con Odette Pol Roger, un’amicizia che durò fino alla sua morte nel 1965 e che ancora oggi lega le famiglie . Ispirata ai gusti decisi di Churchill — struttura, corpo e maturità —, la prima edizione della cuvée risale al 1975 in formato magnum, seguita da un lancio ufficiale nel 1984 a Blenheim Palace .
Pol Roger, insignita del titolo di fornitore ufficiale della Corona britannica, ha sede nell’Avenue de Champagne ad Épernay e dispone di una cantina scavata per 7 chilometri a 33 metri di profondità. I suoi 92 ettari di vigneti nella Valle della Marna, Côte des Blancs e Montagne de Reims forniscono uve raccolte a mano; la seconda fermentazione avviene a freddo, mentre il remuage è ancora eseguito manualmente, testimonianza di un sapere antico tuttora al centro della sua identità .
Roberta Cenci, di “Compagnia del Vino” — distributore italiano del marchio — ha sottolineato il carattere autentico e indipendente della maison, capace di resistere alle pressioni del mercato e preservare scelte di qualità non comuni . Bastien Collard ha inoltre rivelato che l’edizione presentata è l’ultima a esibire lo stemma della Regina Elisabetta, visto il recente aggiornamento dei fornitori reali da parte del re Carlo; le future bottiglie adotteranno il simbolo del nuovo sovrano .
Nel cuore della storia familiare, emerge la figura di Maurice Roger — nonno di Bastien — che, durante la Prima guerra mondiale, aprì le cantine della maison come rifugio per i cittadini inermi. Egli fu anche autore del Blanc de Blancs, che definì “diamante liquido”, intuizione che anticipò l’evoluzione dello Champagne da vino da fine pasto a aperitivo, privilegiando finezza, freschezza ed eleganza, nonostante l’opposizione ricevuta .
La cuvée Sir Winston Churchill 2018 conferma il livello d’eccellenza della maison nonostante condizioni climatiche sfidanti. Le uve raccolte precocemente provengono esclusivamente da vigneti Grand Cru, e il blend rispecchia il tradizionale equilibrio: Pinot Noir predominante per struttura ed eleganza, affiancato da Chardonnay per freschezza e finezza. Ogni bottiglia è sottoposta a un laborioso remuage manuale su oltre due milioni di esemplari, completato in sei settimane — una tradizione che richiede estrema competenza e pazienza, tramandata nel tempo .
Nel calice, questo Champagne si distingue per il suo colore dorato e un perlage sottile. I profumi di fiori bianchi, agrumi, albicocca, tabacco e spezie preludono a un sorso in cui emergono tensione minerale e freschezza, con una tavolozza gustativa che spazia da arancia rossa, pasticceria a lampone, culminando in un finale lungo, generoso e raffinato. Un carattere spesso definito “elegante anche dopo due calici”, segno distintivo dello stile Pol Roger, ben predisposto all’evoluzione nel tempo .


