Amazon archivia un secondo trimestre da record, superando le attese degli analisti con utili in crescita del 35% e un fatturato in accelerazione. Il colosso guidato da Andy Jassy rafforza così la propria traiettoria di crescita, sostenuta dall’espansione nel cloud e dagli investimenti nell’intelligenza artificiale. Tuttavia, le previsioni per i mesi a venire rivelano un tono più prudente, riflesso di incertezze macroeconomiche e pressioni normative.
Utili e ricavi oltre le attese
Nel trimestre chiuso a giugno, Amazon ha registrato un utile netto di 18,2 miliardi di dollari, pari a 1,68 dollari per azione, superando ampiamente le stime di Wall Street. I ricavi si sono attestati a 167,7 miliardi, in aumento del 13% su base annua, sostenuti da una solida performance nei segmenti e-commerce, pubblicità e servizi cloud.
Il cuore pulsante della crescita resta Amazon Web Services (AWS), che ha generato ricavi per 30,9 miliardi di dollari, in progresso del 17,5%. Tuttavia, il margine operativo del segmento cloud è sceso dal 39,5% al 32,9%, segnale di una maggiore pressione competitiva e di investimenti crescenti.
L’asse strategico dell’intelligenza artificiale
Jassy ha ribadito l’ambizione di Amazon di diventare un attore centrale nel panorama dell’intelligenza artificiale generativa, con piani di investimento infrastrutturale superiori ai 100 miliardi di dollari nei prossimi anni. Il gruppo sta potenziando i propri data center e sviluppando chip proprietari – come il nuovo Trainium2 – per sostenere modelli AI di nuova generazione.
Secondo l’AD, “Amazon si sta trasformando nel punto di riferimento per le aziende che desiderano costruire soluzioni AI scalabili e competitive”.
Cauto ottimismo per il terzo trimestre
Se i risultati del trimestre appaiono solidi, la guidance per i mesi successivi ha sollevato qualche perplessità tra gli investitori. Il gruppo prevede ricavi compresi tra 174 e 179,5 miliardi di dollari, con un utile operativo stimato tra 15,5 e 20,5 miliardi, leggermente inferiore alle attese di mercato. Le azioni del gruppo hanno registrato un calo del 7% nell’after-hours.
Tra i fattori di rischio, il management cita le tensioni commerciali globali, con i recenti dazi statunitensi che potrebbero avere un impatto sulle filiere. Al momento, Amazon ha scelto di non trasferire i costi sui consumatori, ma non esclude di dover rivedere questa posizione nei prossimi mesi.
Un colosso in trasformazione
Amazon si conferma uno dei principali protagonisti del tech globale, capace di coniugare crescita nei fondamentali e visione strategica. Tuttavia, la prossima sfida sarà bilanciare la spinta all’innovazione con la sostenibilità finanziaria degli investimenti, in un contesto di crescente concorrenza (Google, Microsoft) e regolamentazione.
In sintesi: risultati sopra le attese, crescita guidata dal cloud e dall’AI, ma outlook cauto e timori sul fronte geopolitico. Amazon resta una potenza in evoluzione, ma la strada dell’innovazione sarà sempre più complessa da percorrere.