Novità ai piani alti di Château d’Yquem, rinomata maison di Sauternes nel cuore di Bordeaux e riferimento assoluto nel panorama dei vini dolci. A guidarla sarà ora Lorenzo Pasquini, enologo e manager italiano con una solida esperienza internazionale, che prende il posto di Pierre Lurton come CEO. Lurton, storico volto della tenuta, manterrà un ruolo strategico come presidente, concentrandosi su relazioni esterne e indirizzo a lungo termine, secondo quanto comunicato da Jean-Jacques Guiony, CEO di Moët Hennessy (divisione vini e alcolici del gruppo LVMH).
Un percorso brillante tra vigneti e cantine di prestigio
Pasquini, 35 anni, originario tra Roma e la Maremma, ha sviluppato la passione per la viticoltura fin dall’infanzia, grazie al vigneto di famiglia. Dopo gli studi in enologia a Pisa e successivamente a Bordeaux, ha iniziato il proprio cammino professionale in California. Tra le sue esperienze spiccano ruoli di responsabilità a Château Palmer (Margaux), come vice direttore tecnico, e in Argentina, dove per quattro anni ha guidato la produzione di Cheval des Andes, etichetta sudamericana firmata LVMH.
Nel 2020 ha fatto ritorno in Francia come estate director di Château d’Yquem, lavorando a stretto contatto proprio con Lurton. Prima di questa esperienza, ha contribuito allo sviluppo qualitativo di progetti come Château Giscours e la toscana Caiarossa, nota per il suo approccio biodinamico.
Nuove nomine anche nella divisione Vins d’Exception
Oltre a Pasquini, anche un’altra figura entra in una posizione chiave all’interno dell’universo vinicolo del colosso del lusso francese. Si tratta di Mathieu Julien, scelto per guidare la divisione “Vins d’Exception” del gruppo, che include tenute prestigiose come Château Cheval Blanc, Domaine des Lambrays e Colgin Cellars. Proveniente dal settore marketing e vendite, Julien ha già lavorato per riorganizzare le strategie commerciali delle varie proprietà sotto il cappello LVMH.