Nel cuore dell’Umbria, tra le morbide colline di Castelbuono, si erge una struttura che va oltre la semplice funzione di cantina: il Carapace. Questa imponente opera, che celebra oggi vent’anni dalla sua ideazione, è un simbolo tangibile del dialogo tra creatività artistica, architettura e territorio vinicolo.
Progettata dal celebre artista Arnaldo Pomodoro per le Tenute Lunelli, il Carapace rappresenta la prima cantina-scultura al mondo. La sua forma richiama quella di una cupola squarciata, un guscio di tartaruga che emerge dal terreno, fuso perfettamente con il paesaggio circostante. È un’opera che non si limita a contenere vino, ma che racconta una visione: quella di un’arte che non solo si osserva, ma si vive, si attraversa, si assapora.
Il progetto nasce dall’incontro tra la famiglia Lunelli, da sempre attenta all’interazione tra estetica e produzione enologica, e la poetica monumentale di Pomodoro, che qui ha trovato uno spazio per dare forma a un’idea pionieristica: rendere la cantina non solo un luogo di lavoro, ma anche un’esperienza culturale.
Vent’anni dopo, il Carapace non è solo una meta per gli appassionati di vino, ma un punto di riferimento per chi cerca nel turismo enogastronomico anche stimoli artistici. Eventi, visite guidate, degustazioni e mostre temporanee animano lo spazio, rafforzando il legame tra l’eccellenza produttiva delle Tenute Lunelli e l’eredità di uno dei maggiori artisti contemporanei italiani.
Questa fusione di linguaggi, a due decenni di distanza, continua a sorprendere e ispirare. Il Carapace non è semplicemente un edificio: è un manifesto tridimensionale della bellezza, dove l’arte non decora, ma plasma il modo in cui viviamo il vino.