Il bilancio di esercizio di Cantine Riunite & Civ, chiuso al 31 luglio 2024, è stato approvato durante l’assemblea generale dei soci, ospitata nella suggestiva cornice della Cantina Albinea Canali. Durante l’evento, il presidente Corrado Casoli, il vicepresidente Claudio Biondi e il direttore generale Gabriele Lechthaler hanno presentato i risultati dell’ultimo anno, che si sono rivelati decisamente positivi nonostante il contesto economico globale sfidante.
La cooperativa ha registrato un fatturato di circa 280 milioni di euro, segnando una crescita del 4%. L’utile netto, pari a 2,9 milioni di euro, è aumentato del 40% rispetto all’esercizio precedente ed è stato interamente destinato a riserva indivisibile. Questi risultati hanno permesso di rafforzare il patrimonio netto, che ora supera i 203 milioni di euro, accompagnato da un miglioramento della posizione finanziaria e degli indici economici. Per i soci, il prezzo medio riconosciuto per le uve conferite è stato di 51,13 euro al quintale, un valore ritenuto soddisfacente, specialmente considerando l’aumento dei costi di gestione agricola.
Anche il fronte dell’export ha mostrato una performance brillante, con una crescita complessiva del 6,5%. I mercati internazionali hanno premiato Cantine Riunite & Civ con incrementi significativi, come il +22% in Nordamerica, il +26% in Centro America e Caraibi, il +90% in Sud America e Cina, e il +10% in Europa. Sul mercato interno, nonostante l’incertezza economica e il calo del potere d’acquisto delle famiglie, le vendite sono cresciute del 2%, grazie anche a importanti investimenti in comunicazione su tv, radio e web per promuovere i brand Maschio, Riunite, Righi e Cavicchioli.
L’innovazione è stata un pilastro dell’offerta. Sono stati introdotti prodotti senza alcol come Maschio Zero e Riunite Zero, che hanno già riscosso successo all’estero e arriveranno sul mercato italiano nel 2025. Inoltre, sono state rinnovate le linee di Lambruschi Riunite per l’export e ampliata la gamma di prodotti firmati Umberto Cavicchioli e Figli, con nuove proposte di spumanti e metodi ancestrali, pensate per il canale Horeca.
Sul fronte degli investimenti, la cooperativa ha destinato 8,5 milioni di euro per migliorare la sostenibilità ambientale e potenziare i siti produttivi in Emilia e Veneto. Altri 7,5 milioni di euro sono stati impiegati in comunicazione e pubblicità per consolidare la leadership nei vini frizzanti emiliani, come Lambrusco e Pignoletto, e nel Prosecco. Questi sforzi non solo rafforzano la cooperativa, ma rappresentano anche un vantaggio per i suoi 1.400 soci produttori.
Infine, il Gruppo Cantine Riunite & Civ, che include realtà come Gruppo Italiano Vini S.p.A. e società di distribuzione internazionale come Carniato in Francia e Frederick Wildman and Sons negli Stati Uniti, prevede di chiudere il 2024 con un fatturato consolidato superiore ai 700 milioni di euro, confermandosi leader in Italia e tra i protagonisti del panorama vinicolo mondiale.