Il turismo internazionale a Venezia non conosce sosta e, specialmente con l’arrivo del Carnevale, si registra un aumento significativo della domanda. Ciò si riflette in un andamento sostenuto delle vendite nei negozi: un trend che potrebbe ulteriormente intensificarsi con il decorrere da quest’oggi del nuovo regime di “Tax Free Shopping”, con cui si riduce da 154,95 a 70,01 euro la soglia minima che consente ai turisti extra-Ue di acquistare beni avendo diritto al rimborso dell’IVA.
A confermare la dinamica favorevole sono proprio i dati di Global Blue sullo shopping tax free: già nel periodo ottobre-dicembre 2023 la spesa dei global shopper ha non solo recuperato, ma addirittura superato i livelli record del 2019. Lo testimoniano i dati dell’osservatorio THE NEXT di Global Blue, società leader nel Tax Free Shopping, e di Lybra Tech, azienda che sviluppa soluzioni tecnologiche basate sui big data per destinazioni turistiche, aziende ed hotel.
Infatti, secondo il report, nell’ultimo trimestre dell’anno passato, Venezia ha segnato un tasso di recovery della spesa del 110% rispetto al 2019, contribuendo per il 5% della spesa Tax Free totale, dietro a Milano (38%), Roma (21%) e Firenze (12%). Lo scontrino medio ammontava invece a 1.221 euro (+7% sul 2019), ben oltre la media nazionale di 995 euro e secondo solo a Milano (1.394 euro). Infine, il Fashion&Clothing è stata la categoria merceologica più acquistata (79%), seguita dal Watches&Jewellery (16%).
Sul gradino più alto del podio, in termini di contribuzione alla spesa, ci sono gli americani, con una quota del 28% (raddoppiata rispetto al 2019) ed uno scontrino medio di 1.296 euro (+28%). Chi spende mediamente di più, però, sono i turisti provenienti dal Sud-est asiatico: 1.642 euro (+17%) e seconda nazionalità per contribuzione (14%). Chiudono il podio i cinesi, con il 13% della spesa tax free e uno scontrino medio di 1.415 euro (+6%). Da notare come i britannici, con il 4% della spesa totale, costituiscano una vera e propria nazionalità emergente per il settore.
Proprio la domanda turistica proveniente dagli inglesi è quella che THE NEXT considera più attiva durante i giorni del Carnevale, in un periodo in cui la quota complessiva della domanda estera raggiunge il 90%. Una festività che attrae visitatori da tutto il mondo, a differenza di altre città italiane che in pieno inverno incontrano più difficoltà a generare incoming.
La bellezza di Venezia attrae principalmente coppie di turisti internazionali che, in generale, prediligono soggiornare nel centro storico. Il picco di richieste è previsto per venerdì 9 febbraio. La finestra media di prenotazione (“booking window”), che rappresenta il periodo tra la prenotazione e l’inizio del soggiorno, si attesta intorno ai 65 giorni: ne servono 63 agli americani e ben 130 ai britannici.