Secondo quanto riportato dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera, le esportazioni sono cresciute del 14% nel mese di maggio, toccando quota 2,3 milioni di franchi.
Nonostante la situazione macroeconomica, la domanda di orologi di lusso Rolex, Omega, Patek Philippe e Cartier è aumentata grazie al balzo degli Stati Uniti, che dopo un aprile in calo tornano a essere il principale mercato per l’accessorio Swiss made registrando una variazione positiva del 9,8% a maggio.
Questo nel dettaglio l’andamento mensile: Stati Uniti a +9,8%, Cina a +158% (si tenga presente che l’anno passato è stato segnato dai lockdown), Hong Kong a +19,2%, Giappone a +11%, Regno Unito a +6,7%, Singapore a -1,7%, Francia a -2,9%, Germania a +9,1%, Italia a +23,1%, Emirati Arabi a +14,6 per cento.
Nell’insieme dei primi cinque mesi, gli Usa segnano un +10,1%, la Cina un +29,8%, Hong Kong +26,1%, Giappone +5,1%, Regno Unito +8,4%, Singapore +8,6%, Germania +10,7%, Francia +12,3%, Emirati Arabi +12,4%, Italia +13 per cento.
In riferimento al prezzo, sono cresciute del 15% le vendite degli orologi con un prezzo superiore a 3 mila franchi (circa 3.060 euro), mentre crescono in maniera più significativa quelle relative agli accessori con un costo inferiore ai 200 franchi (circa 204 euro), probabilmente spinte dalle vendite Omega moonswatch di Swatch group.