Fendi ritorna in passerella con una collezione siderale e scultorea, tratti insoliti per capi destinati alla stagione primaverile ed estiva, ma splendenti nella loro stessa essenzialità e bellezza delle forme.
Kim Jones ha voluto riscoprire il valore fondamentale dell’alta moda Haute Couture, e per farlo l’ha privata di eccessi, colori e performance: ciò che importa sono le linee e le texture di una collezione capace di spaziare da abiti da sposa mozzafiato a lingerie convertita ad abiti da giorno o da festa, fino ad accattivanti gowns da Red Carpet; categorie accomunate dalla loro innata sartorialità e dalle mani esperte che le hanno forgiate.
“In questa stagione, ho voluto concentrarmi sulle tecniche e l’artigianato della Couture, con la leggerezza, la fluidità e l’atteggiamento di oggi.
È una celebrazione degli atelier e degli artigiani che realizzano questi capi, l’intenso lavoro e l’impegno emotivo per ogni pezzo che esiste sia per il creatore che per chi lo indossa, e come le tradizioni intime della Couture siano sia vive che respiranti. La collezione è un mondo interiore trasformato in uno esterno (sia in senso figurato che letterale) con un senso di biancheria intima che diventa abito da sera“.
Tessuti pallidi, aerei e preziosi compongono così una serie di abiti di impeccabile fattura, che sembrano brillare di luce propria grazie a una palette cromatica fredda e glaciale, ma mai in grado di spegnere le modelle o di irrigidirle troppo.
La lingerie convertita ad abito da giorno o da sera è uno dei leitmotiv di una collezione che contrappone drappeggi scultorei, che ricordano le opere d’arte classiche, e abiti quasi impercettibili, decorati dal pizzo e aderenti al corpo.
Kim Jones si riconferma uno dei maestri assoluti dell’imperfezione, che ricerca con assennatezza in strutture sartoriali altrimenti perfettamente eseguite. “Questo è un abbigliamento che non riguarda solo l’essere guardati, ma anche l’essere vissuti”, spiega, infatti, nella nota che accompagna la collezione.