Arriva da un’attenta ricerca di Michele Masneri, giornalista per il Foglio e scrittore, una fotografia sincera delle famiglie più ricche d’Italia, le dinastie che per following, reputazione e possibilità economiche dettano le tendenze e i canoni della nostra società.
Il nuovo libro di Masneri si intitola, appunto, Dinastie ed è edito da Rizzoli: si può descrivere come un grande progetto di geografia della ricchezza nostrana, che si muove tra le figure e le storie dei personaggi che ora fanno parte di una sorta di “aristocrazia 2.0” tutta italiana.
Riunendo e di fatto riscrivendo alcuni dei pezzi pubblicati sul giornale per cui lavora, il giornalista dipinge uno scenario in cui Milano si tramuta in una nuova e italianissima Manhattan, in cui le due più grandi famiglie del momento, i riservati Miuccia Prada e Patrizio Bertelli e il ben più appariscente clan Ferragni, appaiono come echi di una reinterpretazione di ultima generazione del Grande Gatsby.
Spostandosi a Torino, la ricchezza risulta più sobria e contenuta, dal sapore rinascimentale a causa della rivalità tra la storica famiglia Agnelli e la famiglia De Benedetti; complesso, invece, trattare un quadro chiaro dell’aristocrazia romana, come ammette lo stesso Masneri: tra le diramazioni politiche e cinematografiche della famiglia Calenda fino ai Malagò, Roma estende il proprio sangue blu soprattutto in periferia, superando i confini della capitale.
Michele Masneri racconta così un mondo molto lontano dalla nostra quotidianità, ma che al tempo stesso conosciamo nei dettagli grazie ai social media e al magico mondo del web: un mondo di lusso sfarzoso, apparentemente perfetto, che talvolta lascia percepire un sottobosco di problematiche taciute e che, soprattutto, stona profondamente con la crisi economica e la corsa al risparmio dilagante nel nostro paese.