Dai tempi dei Gran Tour europei e statunitensi l’Italia è sempre stata una meta obbligata, luogo di bellezza e fascino grazie a secoli di storia, arte e gastronomia irresistibile: all’epoca spopolavano cartoline e dipinti dei paesaggi più iconici del Bel Paese, talvolta capolavori di grande impatto oppure ricordi più personali e pittoreschi.
Oggi le cose non sono cambiate molto, Gran Tour e dipinti a parte.
L’Italia rimane, infatti, una delle mete preferite dei viaggiatori di tutto il mondo, che ormai, oltre ai soliti souvenir da bancarella, documentano le proprie vacanze con storie, reels e post di Instagram: cosa rende, però, l’Italia così “instagrammabile” e quali sono le location preferite dei social media?
A rivelarlo è uno studio diretto da Extreme, principale società di Web e Social Media Data Intelligence, che ha analizzato tendenze e pattern di migliaia di dataset ricavati proprio da Instagram per delineare i luoghi preferiti dai turisti per le loro vacanze italiane.
“Analizzare questi dati ci permette di capire quali sono i luoghi del cuore dei turisti, ma anche quali sono le aspettative in relazione alle attività da svolgere. Questo report non raccoglie semplicemente dei dati ma ciò che le persone vogliono e le esperienze che si aspettano di vivere una volta arrivati nella loro meta turistica.” spiega Riccardo Di Marcantonio, CEO di Extreme.
I dati parlano chiaro: la Toscana è la regione perfetta per Instagram, seguita da Veneto e Lombardia, anche se il 39% turisti preferisce il mare; le città più fotografate, invece, sono le città d’arte, come Roma, Venezia e Firenze; protagonisti assoluti, poi, sono gli scatti dedicati al cibo italiano, tra aperitivi, bottiglie di vino e gastronomia locale.
“Il report nasce con l’obiettivo di evidenziare le potenzialità offerte dalla data intelligence applicata ai social nel settore turismo, abilitando, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, la scoperta di insight che possono emergere solo dall’analisi massiva delle tracce digitali lasciate dagli utenti, sempre nel rispetto della privacy. Spesso i dati servono a confermare intuizioni, ma ci permettono anche di andare più in profondità e scoprire fatti nuovi ed inaspettati. Sappiamo che l’Italia è una meta turistica amata in tutto il mondo e l’analisi dei dati social può aiutare addetti ai lavori e amministrazioni locali ad articolare e pianificare strategie di miglioramento continuo.” conclude Di Marcantonio.