La pandemia causata dal Coronavirus fa tremare il turismo e con la preoccupazione di una seconda ondata le prospettive sono incerte. La società Demoskopica ha analizzato l’andamento italiano dei primi otto mesi del 2020 concentrandosi su ogni singola regione.
Dai dati emerge una grave recessione, che si traduce in minori incassi per le attività commerciali ed economiche. Il periodo preso in esame va da gennaio ad agosto, un arco temporale a tre velocità, con un primo bimestre in linea con i dati dell’anno precedente, un calo vertiginoso in coincidenza con il lockdown e una ripresa estiva. Sarà interessante vedere il trend dell’ultimo quadrimestre dell’anno, alla luce di quanto accadrà sul fronte sanitario. I danni del settore si attestano sui 16 miliardi di euro, con una contrazione delle presenze turistiche di circa il 50% per cento. Tutto questo si riflette anche sull’imposta di soggiorno, che ha registrato perdite per 211 milioni.
La contrazione della spesa turistica è stata di 668 milioni di euro, mentre critico è anche lo scenario degli incassi comunali dell’imposta di soggiorno. Dai 9,1 milioni del 2019 (periodo preso in esame gennaio-settembre), infatti, si è passati 4,3 milioni, con un taglio dell’entrata di 4,8 milioni. Le Strategie per la ripresa sono diverse, ma gli specialisti del settore sperano in un unico piano con obiettivi, azioni, risorse finanziarie e indicatori di risultati comune