Gli investitori ci sono, il progetto pure: il vero ostacolo resta il vincolo dello Stato (che richiede una destinazione d’uso pubblica), ma stavolta potrebbe essere quella buona per la riqualificazione del cinquecentesco Palazzo Sozzini-Malavolti, uno dei luoghi più affascinanti e conosciuti di Siena, ex sede dell’Università per stranieri. In realtà, il Palazzo ha già subito due ristrutturazioni (nel 1987 e nel 1993, più la facciata rifatta nel 2009), ma avrebbe bisogno già di un ulteriore restyling (nel giugno 2021 sono crollati pezzi di intonaco dal capitello dell’edificio) e, essendo vuoto da anni, cerca una propria nuova identità futura.
Un gruppo di investitori ne ha intravisto le enormi potenzialità come hotel di lusso. Ed è pronto ad investire circa 20 milioni di euro per “creare” un albergo a cinque stelle al numero 45 di via Pantaneto, nel cuore di Siena, una delle città italiane più amate dai turisti stranieri. La struttura ricettiva, di altissimo livello, sarebbe dotata anche di un ristorante stellato e di un’ampio centro benessere, inserito – con ridotto impatto ambientale – proprio nel giardino monumentale a due piani (con splendida vista panoramica) che è il fiore all’occhiello del Palazzo.
Accusata dalla stessa amministrazione comunale di “immobilismo”, di “imbalsatura di Siena” e di far fuggire gli investitori dalla città (già in crisi dopo le vicissitudini del Montepaschi), la Soprintendenza alle Belle Arti di Siena, Arezzo e Grosseto potrebbe stavolta, finalmente, accettare la “conversione” di Palazzo Sozzini-Malavolti in hotel, in quanto il progetto prevede che il patrimonio storico-artistico presente nel Palazzo rimanga, in ogni caso, visitabile e fruibile ai cittadini e ai turisti.
A Siena incrociano le dita.