“Quirinale contemporaneo” è un progetto speciale che dal 2019 è stato voluto e realizzato per aggiornare l’immagine dell’omonima sede istituzionale tramite l’inserimento di rilevanti opere degli artisti italiani, dalla nascita della Repubblica fino ai nostri giorni.
Una maniera per smentire quel mito che l’arte italiana dovesse restare confinata nel recinto del classico o dell’archeologico.
La curatrice Renata Cristina Mazzantini racconta: “Documenta anche il periodo repubblicano, dimostrando che l’Italia non vive unicamente nel riverbero della sua tradizione, ma, oggi come ieri, è una straordinaria fucina di creatività” e poi aggiunge: “Dal secondo dopoguerra in avanti ha assistito all’avvicendarsi di vari momenti artistici e all’affermarsi, anche sulla scena internazionale, di scultori e pittori di importanza riconosciuta”.
Il progetto si compone di 102 opere d’arte e 101 oggetti di design creatori da 57 teste brillanti che offrono una compiuta, ma non esaustiva rappresentazione dell’arte italiana degli anni della Repubblica che potrà ovviamente essere arricchita attraverso avvicendamenti, integrazioni e nuovi inserimenti anno dopo anno.
A partire dall’1 ottobre si potrà partecipare al percorso guidato che incomincia dall’antico appartamento di Scipione Borghese dove, accanto alla Cappella del Presepe, è stata allestita una sala multimediale in cui un maestoso modello ligneo illustra lo sviluppo del Colle attraverso un sistema computerizzato di illuminazione.
Per la prima volta si potrà poi visitare la Sala della Serra dove la bifrontale colorata di Pietro Consagra restituisce tutta la freschezza e bellezza di un giardino d’inverno. Continuando nella visita, si può rimanere affascinati dalle superfici argento di Enrico Castellani che spiccano su una carta da parati floreale rossa o su un muro bianco. E poi ancora, “Colui che Sono”, l’acrilico su tela nella Sala degli Ambasciatori di Emilio Isgrò che è pura poesia nel ricordare una verità.