Comodo, pratico, utile, ecco tre aggettivi per definire il borsello da uomo, strumento che nonostante la discutibile estetica da sempre si presenta quale accessorio perfetto in cui riporre i propri oggetti personali da portare con sé, quali cellulare, portafoglio, agenda, porta occhiali ecc.
Svariate case di moda hanno negli anni sposato l’idea di renderlo più esteticamente appetibile, studiandone un aspetto più dinamico ed elegante, più accurato e presentabile. Di recente Jacquemus ha ricercato uno stile sportivo dai colori sgargianti, Junya Watanabe ha sviluppato un borsello dal tessuto eco-friendly, Louis Vuitton ne ha applicato il suo tipico stile monogram ed infine Dior Homme, Fendi e Versace hanno cercato di ingentilirne l’aspetto proponendo le tipiche linee delle borsette femminili. In opposizione a questi tentavi si apre il pensiero dello stilista Simone Guidarelli: “Il borsello nemmeno lo considero. Sulle passerelle è appena appena guardabile, ma nella vita reale trovo che tolga fascino a tutti: non c’è speranza di uscirne bene. Inoltre, quella tracolla fa sembrare il malcapitato come sceso dall’auto senza aver slacciato le cinture. Visto che, però, un posto dove poggiare le nostre cose bisogna pur trovarlo, consiglio uno zainetto: colorato, vivace, in tessuto e non in pelle, materiale che fa subito trasferta di lavoro. E non troppo ingombrante: non dobbiamo partire per un campeggio settimanale, ma solo uscire per qualche ora». Della stessa idea anche lo stilista Ermanno Scervino: “Non mi vedrete mai e poi mai col borsello: telefonino in tasca e per tutto il resto un borsone in pelle”.
Nel frattempo milioni di uomini continuano comunque ad indossarlo ritenendolo l’unico mezzo sicuro per portare sempre con sé gli oggetti personali più indispensabili specie in assenza di tasche.