La musica, punto di riferimento costante per Vincenzo Palazzo è ancora una volta l’ispirazione per la nuova collezione.
La fall racconta di un momento molto preciso della storia della musica elettronica: la Acid House e il movimento baggy, nate a Manchester tra anni Ottanta e anni Novanta. La genesi del movimento risale alla fondazione di “The Factory”, casa discografica di gruppi come Joy Division prima e New Order poi; questi ultimi investono i loro proventi in un nuovo club “The Haçienda”, locale che cambierà il volto di Manchester e del movimento. La musica è rappresentata da band rock alternative come Stone Roses, Happy Mondays e Charlatans che, incorporando la dance elettronica nel proprio sound, fungevano da collegamento tra l’indie e l’acid house, tra la cultura rock e quella rave.
Come in tutte le sottoculture giovanili, musica e moda diventano strettamente connesse, come avviene nel progetto di Vìen.
Lo stile Acid House richiede vestibilità comode e over: jeans baggy, t-shirt oversize con il logo della band, sneakers, abbigliamento sportivo e cappellini da pescatore.
Vincenzo Palazzo si ispira a questo stile definito per creare la collezione Vìen, coerente ma allo stesso tempo di rottura, perché mescolata con i tessuti di ricerca e i canoni della sartoria maschile classica. La grisaglia in fresco di lana è abbinata al jersey d’ispirazione psichedelica, il cotone safari e il dark denim sono uniti nel trench british, la felpa è intarsiata con jersey e denim per tracksuit multifunzione.
L’utilizzo è unisex e crea silhouette sovrapponibili per lui e per lei, interscambiabili e senza una attribuzione sessuale definita. Il video che Vìen presenta durante MFW si ispira, per le suggestioni psichedeliche e i riferimenti musicali e iconografici a “Twenty–Four Hour Party People” film documentario di Michael Winterbottom del 2002, che racconta la Manchester di quegli anni ed è stato girato nel tempio delle discoteche milanesi, i Magazzini Generali, chiuso dall’inizio della pandemia.