La 52ª edizione del calendario Pirelli — ribattezzata “The Cal 2026 – Elements” — si configura come un esperimento visivo che fonde il richiamo primordiale della natura con i segni della contemporaneità. Il fotografo norvegese Sølve Sundsbo, noto per il suo linguaggio estetico d’avanguardia, ha orchestrato il progetto come un viaggio in cui terra, acqua, aria, fuoco ed etere diventano protagonisti silenziosi di scatti dal forte impatto emotivo.
Le immagini sono realizzate fra studi a Londra e New York e sessioni all’aperto nella campagna inglese di Norfolk ed Essex, dove la natura entra direttamente nella scena fotografica. L’obiettivo dichiarato è quello di «riconnetterci con le nostre origini» e con un tempo che non è solo cronologico, ma emotivo.
In questo racconto trionfa una scelta di cast decisamente matura e internazionale: undici protagoniste — fra cui Tilda Swinton, Isabella Rossellini, Venus Williams — che incarnano non solo la femminilità, ma la forza, l’esperienza e la personalità.
Sundsbo spiega che il calendario non vuole rappresentare gli elementi in modo “letterale”, ma piuttosto evocativo: «Voglio ritrarre emozioni, istinti e stati d’animo che sono centrali nell’esperienza umana – il desiderio di libertà, la curiosità, la sete di conoscenza». La tecnologia entra come strumento per portare la natura «in studio», garantendo un controllo creativo che rende l’immagine non solo “bella” ma anche ricca di significato.
Il risultato è un calendario che si distingue per eleganza e contenuto, dove la bellezza non è mera apparenza, ma riflessione, sensazione e racconto. In un’epoca in cui l’estetica spesso vacilla tra stereotipo e banalità, “Elements” si propone come un ritorno all’essenziale, alla radice, al rapporto fra l’uomo (o la donna) e il mondo che la circonda.
Perché questa edizione merita attenzione:
- Innovazione visiva. La commistione fra natura, moda e tecnologia segna una cifra stilistica distintiva per un oggetto che da decenni è icona nel panorama della creatività.
- Woman power. Un cast scelto senza restrizioni di età e rigidità formali: donne che hanno percorso carriere significative e portano con sé storie autentiche.
- Sostenibilità estetica. Non è solo “fare bella foto”, ma far emergere il legame fra origine e futuro, fra istinto e riflessione.
- Valore simbolico. Il dialogo fra elementi naturali e tecnologia suggerisce una riflessione sulla contemporaneità: verso dove va l’immaginario del bello, e come possiamo trovarlo nel mondo reale.
Nel complesso, con “The Cal 2026”, Pirelli non si limita a confermare la propria tradizione, ma la rilancia: il calendario diventa esperienza culturale, non solo oggetto da collezione. In un’epoca in cui “immagine” e “valore” alzano la posta, questa edizione funge da ponte fra estetica, emozione e significato.


