Hermès sta attraversando un momento di svolta: nonostante le pressioni globali sul segmento del lusso, la storica maison francese ha registrato nel terzo trimestre una crescita solida, segno che la sua aura di esclusività continua a fare da scudo. Allo stesso tempo, con l’annuncio della nomina della stilista Grace Wales Bonner alla guida del menswear, il marchio si prepara all’avvio di un capitolo creativo fresco, che guarda all’equilibrio tra tradizione e modernità.
Nel periodo luglio-settembre 2025, Hermès ha generato ricavi pari a circa 3,88–3,9 miliardi di euro, segnando un +5 % circa a valori correnti, e una crescita maggiore (+9–10 %) se si considerano i cambi costanti. Il segmento delle pelletterie e della selleria — il cuore del suo portafoglio — è rimasto il traino principale, con un aumento attorno all’8–13 % su base annua, sostenuto dalla domanda di modelli iconici come la Birkin e la Kelly.
Tuttavia, la crescita si è rivelata «leggermente al di sotto delle aspettative» di alcuni analisti, soprattutto per la componente pelletteria, la più proficua per Hermès. Un fattore limitante citato dal management è il basso livello di scorte, che impone un rafforzamento della produzione in vista delle festività e dell’anno nuovo cinese.
Geograficamente, il mercato americano ha mostrato un forte slancio, con traffico in crescita e nuove aperture (tra cui una boutique a Nashville) che testimoniano l’impegno strategico nella regione. In Asia (escluso Giappone), la crescita è stata contenuta (+0,3 % su tassi correnti), ma più robusta se si considerano i cambi costanti (+6,2 %). In Cina e Ucraina, in particolare, si registrano segnali di stabilizzazione, grazie al rafforzamento immobiliare e all’andamento positivo dei mercati finanziari locali. Nel mercato europeo, la performance è stata solida: in Francia la crescita ha superato il 10 %, mentre nel resto del continente è stata dell’8–8,3 %.
Complessivamente, nei primi nove mesi del 2025, Hermès ha registrato ricavi pari a circa 11,9 miliardi di euro (+6 % a dati correnti, +9 % a cambi costanti). Il management ha evidenziato come “la fedeltà dei clienti” e “l’impegno dei dipendenti” siano leve essenziali per navigare le incertezze macroeconomiche globali.
Le reazioni di mercato riflettono la “sfida emotiva” che Hermès porta con sé: da un lato, la sua crescita appare quasi sistematica; dall’altro, gli investitori bramano storie di trasformazione più radicali. Anche per questo, nonostante i risultati sostenuti, il titolo ha subito una flessione (circa –4 %) dopo la pubblicazione della trimestrale.
Il 21 ottobre 2025 Hermès ha ufficializzato la nomina di Grace Wales Bonner come direttrice creativa del prêt-à-porter maschile, in sostituzione di Véronique Nichanian, che lascia il ruolo dopo 37 anni. La sua prima collezione sarà presentata a gennaio 2027 durante la Paris Fashion Week.
Wales Bonner, classe 1990, ha costruito il proprio percorso creativo con il brand omonimo che fonde approfondimenti culturali, sartorialità e sperimentazione cromatica. I suoi riconoscimenti includono il LVMH Young Designer Prize e il titolo di International Men’s Designer of the Year conferito dalla CFDA. Pierre-Alexis Dumas ha sottolineato come la “visione” di Wales Bonner e il suo “appetito per la pratica artistica” siano in sintonia con lo spirito Hermès. Lo stile atteso sarà un dialogo tra l’eredità artigianale del marchio e una sensibilità contemporanea che cerca di aprire nuove traiettorie.
La scelta della maison è strategica per diversi motivi: è una designer donna, appartiene a una generazione creativa fresca e ha già dimostrato sensibilità interdisciplinari che possono offrire chiavi di lettura più ampie al menswear Hermès. In questo senso, rinnova l’impegno del marchio non soltanto sulla qualità, ma sull’evoluzione estetica.
Un tema rilevante riguarda la politica dei prezzi: Hermès ha recentemente aumentato i listini americani, in media del 4–5 %, soprattutto per compensare l’impatto dei nuovi dazi statunitensi sulle importazioni dall’Europa. Questo aggiunge pressione sul mercato Usa, ma la maison sembra confidare nella sua potenza di marca e nell’esclusività dei suoi prodotti per assorbire tali scostamenti.
Sul fronte legale, Hermès ha vinto una battaglia importante negli Stati Uniti: una corte ha respinto una class action che accusava la maison di pratiche antitrust, sostenendo che l’azienda avrebbe riservato l’accesso alle sue borse Birkin ai clienti ad alta spesa (“hidden lottery system”). Il giudice ha dichiarato che tale sistema non configura di per sé una violazione della legge antitrust.
Infine, resta vivace l’ipotesi della futura espansione verso l’alta moda (haute couture), un progetto che Hermès ha già segnalato di voler realizzare entro il biennio 2026-2027. Il CEO Axel Dumas ha annunciato l’intenzione di partecipare come brand ospite alle settimane della haute couture di Parigi, con l’obiettivo di diventare membro della Chambre syndicale. Questo passo rilancerebbe la presenza del marchio nel segmento più elitario dell’industria fashion, aprendo nuove opportunità creative e simboliche.


