A Londra si accende un’inedita narrazione della moda: non più solo tessuti nuovi, ma storie, recuperi e trasformazioni che suggellano l’alleanza tra creatività e sostenibilità.
Il palcoscenico scelto è quello di Refashion – Il Futuro della Moda, progetto televisivo in sei puntate promosso da Vinted, che ha invitato otto giovani designer provenienti da Italia, Spagna, Francia e Regno Unito a mettere in scena collezioni realizzate esclusivamente con capi di seconda mano. In ogni puntata, i partecipanti hanno avuto sei ore per interpretare temi come l’avventura, la nostalgia, la reinterpretazione del guardaroba iconico e il red carpet, trasformando scarti in capi d’autore.
A partire dal 13 ottobre, le creazioni — composte da cinque pezzi ciascuna — sono disponibili per l’acquisto su Vinted in Italia, Spagna e Francia, per un totale di 31 outfit. Nel mercato italiano trovano spazio anche le proposte di Chiara Corso: il suo episodio si è ispirato agli anni ’60 e alla figura della nonna attenta al vestire elegante anche in spiaggia. I proventi delle vendite nei tre Paesi saranno interamente devoluti a Oxfam Italia.
Jessie de la Merced, Vicepresidente Corporate Affairs di Vinted, ha sottolineato che l’iniziativa mira a dimostrare come il second-hand “non è una moda passeggera” ma una scelta permanente. Con Refashion si mette in luce la forza della moda circolare, affermando che l’eleganza contemporanea può nascere anche da capi già vissuti.
L’iniziativa si inserisce nel solco di progettii recenti come Style for Change, sfilata lanciata durante la London Fashion Week nel 2024 con il supporto di Vinted, anch’essa volta a diffondere un messaggio di moda rigenerata. In questo contesto, Refashion si propone come evoluzione: non solo rappresentazione, ma reale possibilità per il pubblico di possedere un pezzo “da passerella”, dando concretezza all’idea che la sostenibilità può (e deve) essere accessibile.