A Palazzo delle Esposizioni a Roma, nella stessa sede della diciottesima Quadriennale d’arte di cui Intesa Sanpaolo è main partner, aprirà il 28 ottobre prossimo “Restituzioni 2025”, la grande mostra conclusiva della XX edizione del programma dei restauri del patrimonio artistico pubblico.
L’esposizione, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, è prodotta e organizzata da Intessottopaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo e promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale.
Sono oltre 2200 le opere del patrimonio artistico del Paese restaurate dal 1989, 128 in questa XX edizione provenienti da tutta Italia, coprendo un arco cronologico di 35 secoli dall’antichità al contemporaneo. In mostra grandi nomi come Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi, Pino Pascali e molti oggetti che testimoniano la peculiarità del patrimonio artistico italiano, offrendo l’occasione per interventi di restauro interessanti per tecnologia e metodologie, come la spinetta di Antegnati di metà Cinquecento, la draisina ottocentesca, antenata della bicicletta, di Gallarate (VA), l’arco da samurai e la barca siamese del castello Ducale di Agliè, la barca cucita di oltre 4 metri dal MAN di Adria (RO) della metà del II fine I secolo A.C., due abiti importanti stile Charleston provenienti da Roma, la pianeta e la stola di manifattura messicana in pelle di colibrì da Roma, un letto in osso di età romana da Chieti, il grande reliquiario a tabella da Serra San Bruno (VV).
